All'Onu la nomina di un rappresentante speciale per le violenze sulle donne nei conflitti
Con una nuova risoluzione adottata all’unanimità dal Consiglio di sicurezza, i 15
Paesi membri chiedono al Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, di nominare un
rappresentante speciale per lottare contro le violenze di cui sono vittime donne e
ragazze minorenni nelle zone di conflitto. La nuova figura - riferisce l'agenzia Misna
- avrà il mandato di coordinare le attività dei vari organismi Onu per rafforzare
la lotta contro le violenze fisiche e di svolgere campagne informative per sensibilizzare
la comunità internazionale. Inoltre, con la risoluzione 1888, il Consiglio chiede
nuovamente ai paesi dove sono in corso o conclusi di recente conflitti armati, di
porre fine alle violenze sessuali e di punire i responsabili con adeguate sanzioni.
Il testo votato nella notte è stato redatto e presentato dal segretario di stato americano
Hillary Clinton, il cui Paese ha assunto la presidenza mensile del principale organo
decisionale delle Nazioni Unite; intervenendo davanti ai 15 Stati membri, la Clinton
ha detto che finora la comunità internazionale ha accordato troppo poca attenzione
alla piaga delle violenze contro le donne, in particolare quelle perpetrate in Africa.
In occasione del suo viaggio in Africa ad agosto, il capo della diplomazia statunitense
aveva trattato l’argomento nella Repubblica Democratica del Congo, dove militari e
ribelli commettono violenze su vasta scala ai danni delle donne di ogni età nelle
regioni nord-orientali del Nord e Sud Kivu. Il Consiglio di sicurezza ha già approvato
due risoluzioni simili sullo stesso tema nel giugno 2008 e nel 2000. (R.P.)