Allarme dei vescovi del Triveneto: scuole cattoliche a rischio chiusura
Il cordoglio e la partecipazione al lutto della Chiesa padovana per l’uccisione del
missionario don Ruggero Ruvoletto, l’analisi della situazione delle realtà aggregative,
delle associazioni ecclesiali, dei movimenti di cristiani laici presenti nel Nordest
e le nuove iniziative in programma per sostenere la sfida educativa e valorizzare
la scuola libera paritaria. Questi i punti principali attorno ai quali è ruotato il
confronto dell’assemblea dei vescovi del Nordest, riunitasi nella sede di Zelarino-Mestre.
Nella prima parte dei lavori i presuli hanno avviato un lavoro sistematico di lettura
della situazione delle realtà associative e dei nuovi movimenti ecclesiali di cristiani
laici attivi nel territorio delle diocesi della regione, esprimendo un grande apprezzamento
nei confronti della molteplicità dei doni e dei carismi di tale aggregazioni, la volontà
di valorizzarle tutte e la necessità di accompagnarle perché siano sempre innestate
nella vita della Chiesa diocesana. Ampio spazio è stato dato alla questione dell’emergenza
educativa e della scuola cattolica con particolare riferimento alla situazione attuale,
anche in termini di certezza di risorse e finanziamenti disponibili da parte degli
enti locali. “Vogliamo costruire un’alleanza tra tutti gli attori impegnati in campo
educativo nel nostro Paese” ha sottolineato il cardinale Scola, presidente della Conferenza
episcopale triveneta (Cet) e Patriarca di Venezia. “La questione educativa è oggi
fondamentale in una società come la nostra, in un tempo di travaglio e di fatica nella
trasmissione educativa dei valori della vita tra una generazione e le altre” ha aggiunto
il porporato. In questo quadro si riafferma il valore della scuola “libera” e la necessità
di rendere effettiva e concreta la parità scolastica offrendo alle famiglie una effettiva
libertà di scelta in campo scolastico ed educativo. Mons. Nosiglia, vescovo di Vicenza
e delegato della Cet per la scuola, ha successivamente illustrato le iniziative previste:
la richiesta al Presidente della Regione Veneto di indire una “Conferenza di servizio”
tra tutte le realtà interessate per trovare soluzioni operative e immediate di fronte
alla grave situazione dei finanziamenti per le scuole dell’infanzia e alle preoccupanti
prospettive per i prossimi anni. In secondo luogo, l’avvio di un “Tavolo scuola-lavoro
del Veneto” con la partecipazione di tutte le autorità politiche e scolastiche regionali.
Per domenica 29 novembre 2009 è riproposta l’iniziativa “Scuola aperta” tesa a sensibilizzare
e promuovere a livello locale, presso le comunità ecclesiali e civili dei vari territori,
le scuole libere e paritarie sempre più viste come “scuole della comunità”. A questa
ultima iniziativa verrà affiancato un concorso regionale (da svolgersi nel corso del
2010) che coinvolgerà gli alunni sempre attorno al tema “La Scuola della comunità”.
(D.D.)