2009-09-29 15:02:08

Primo incontro europeo a Roma sulla Pastorale della strada, accanto ai più bisognosi


Sulla strada e nella strada transitano, lavorano e vivono milioni di persone che abbisognano di attenzione, sostegno morale e spirituale e cure materiali. Di questo si parla da oggi a Roma nel primo Incontro europeo per la Pastorale della strada, ospitato nel Palazzo San Calisto, sede del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

“Gesù in persona si accostò e camminava con loro”: l’episodio del Cristo risorto accanto ai due discepoli sconfortati sulla strada di Emmaus è al centro del Convegno che vede 70 delegati di 17 Paesi europei chiamati a tracciare “un cammino insieme” con quanti fratelli, vicini o lontani dalla fede, sono ovunque sulle strade e nelle strade. Lo stesso tema di grande rilevanza sociale è stato affrontato lo scorso anno a Bogotà in Colombia. “La strada” è “luogo di contrasti” - ha premesso mons. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti - dove ci sono quelli che "hanno" e quelli che chiaramente "non hanno". Tutti hanno bisogno che si risponda “alle loro necessità umane, spirituali e materiali ‘la dove essi sono’” soprattutto - ha raccomandato il presule - a quelle di “coloro che sono più deboli e vulnerabili”.

 
Diverse sono infatti le persone sulle strade che abbisognano di sollecitudine pastorale, ha spiegato mons. Agostino Marchetto, segretario del dicastero pontificio. Anzitutto le donne di strada: di chi si prostituisce non si conosce il numero esatto, se non che in massima parte proviene da Paesi dell’ex blocco comunista e africani. Poi ci sono i ragazzi di strada, che secondo stime sarebbero tra 150 e 250 mila, in maggioranza e in crescita negli Stati dell’est. Quindi i senza fissa dimora: si calcola siano in Europa circa 3 milioni, in previsione che aumentino per effetto della crisi economica globale. Ed è una pastorale rivolta anche quanti lavorano sulle strade, come camionisti, autisti, ferrovieri e inoltre tutti i viaggiatori che si spostano con ogni mezzo, ricordando che nel 2008 le vittime degli incidenti stradali sono state 43 mila e 1 milione e 700 mila i feriti, con ricadute economiche quantificate in 200 miliardi di euro, pari al 2 per cento del Prodotto interno lordo dell’Unione europea. Certo, molto diversi sono gli scenari compresi nella pastorale della strada. L’importante nei quattro giorni di lavoro del Convegno di Roma - come ha auspicato mons. Marchetto - sarà trovare “modelli di collaborazione” e “risposte efficaci e creative”.







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