2009-09-29 15:15:22

"Nulla sostituirà mai nella Chiesa il ministero dei sacerdoti". Così il Papa nel messaggio indirizzato al clero riunito ad Ars


“Il sacerdote è l’uomo del futuro”. Così il Papa nel messaggio videoregistrato indirizzato agli oltre mille partecipanti al ritiro sacerdotale internazionale che è in corso ad Ars, in Francia. Il seminario si svolge attorno al tema “La gioia del sacerdote consacrato alla salvezza del mondo” e si concluderà il prossimo tre ottobre. L’iniziativa nasce in occasione dell’Anno sacerdotale indetto a giugno da Benedetto XVI. Il servizio di Benedetta Capelli: RealAudioMP3

Una riflessione sul ruolo del sacerdote a partire da San Paolo fino al Curato d’Ars. E’ il contenuto del messaggio del Papa ai religiosi riuniti in Francia. “Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio - ha detto il Santo Padre facendo sue le parole di San Giovanni Maria Vianney - è il più gran tesoro che Dio può concedere ad una parrocchia ed è uno dei più preziosi doni della misericordia divina”. Il sacerdote è chiamato a servire, dando la sua vita a Dio, a continuare l’opera di redenzione sulla terra “ma - ricorda Benedetto XVI - la nostra vocazione sacerdotale è un tesoro che portiamo in vasi d’argilla”. In questo senso, proprio San Paolo ha espresso l’infinita distanza che esiste tra la vocazione sacerdotale e la povertà delle risposte che possiamo donare a Dio. “Quando sono debole - diceva l’Apostolo delle genti e ricorda il Papa - è allora che io sono forte”. La coscienza di questa fragilità apre all’intimità di Dio e dona forza e gioia. “Il sacerdote non è dunque per se stesso ma per tutti” e questa è una delle maggiori sfide del nostro tempo.

 
Proprio il sacerdote, “uomo della Parola divina”, oggi deve essere più che mai un “uomo della gioia e della speranza”. “Davanti a coloro che non possono più concepire che Dio sia puro amore - prosegue Benedetto XVI - egli affermerà sempre che la vita vale la pena di essere vissuta e che Cristo ne dà tutto il senso perché Egli ama gli uomini, tutti gli uomini''. Esprimendo la propria vicinanza a quanti compiono il loro magistero in difficoltà, il Papa ha poi ricordato che il sacerdote è l’uomo del futuro, colui che tiene sempre presenti le parole di San Paolo: “Siate risorti in Cristo”. “Vi invito - aggiunge - a fortificare la vostra fede e quella dei fedeli nell’Eucaristia che celebrate, fonte della vera gioia”. “Nulla sostituirà mai nella Chiesa - prosegue il Papa - il ministero dei sacerdoti”. Testimoni viventi della potenza di Dio che opera nella debolezza degli uomini, religiosi che sono consacrati alla salvezza del mondo e scelti da Cristo affinché siano sale della terra e luce del mondo stesso.

 
Il sacerdozio “è il mezzo con cui Cristo costruisce la Chiesa - ha detto l’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schonborn - è instrumentum animatorum che compie il sacrificio Eucaristico in virtù della sacra potestà ricevuta”. “Lo scopo del sacerdozio - ha aggiunto il porporato - è condurre gli uomini alle felicità della vita beata". Un’esortazione ai sacerdoti affinché non si scoraggino di fronte ad una cultura post-moderna, secolarizzata e relativista, né a deprimersi di fronte al calo delle vocazioni è venuta dal cardinale Claudio Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero, che ha invitato i sacerdoti a “ripartire da Cristo” come ha più volte sottolineato Benedetto XVI.







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