2009-09-29 14:48:26

Mons. Filoni alla Radio Vaticana nella festa di San Gabriele Arcangelo: siate leali trasmettitori di notizie, senza manipolazioni


Clima di festa alla Radio Vaticana nella solennità di San Gabriele Arcangelo, patrono della nostra emittente e di tutti gli addetti alle telecomunicazioni. “Con Gabriele comprendiamo che la verità non va addomesticata a secondi fini, non va manipolata né peggio contraffatta”. Così si è espresso l’arcivescovo Fernando Filoni, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, nella Messa celebrata stamani nella cappella di Palazzo Pio. A seguire, la tradizionale consegna delle onorificenze pontificie ad alcuni dipendenti della Radio. Benedetta Capelli:RealAudioMP3

Comprendere il senso della comunicazione attraverso la missione di San Gabriele, intermediario e messaggero di Dio. A partire da questa considerazione, l’arcivescovo Fernando Filoni ha ricordato la figura dell’Arcangelo inviato nella “regione infedele” della Galilea ma portatore di un grande messaggio salvifico, espressione di una logica non riconducibile a quella umana. “Dio - ha spiegato il presule - predilige ciò che è religiosamente non qualificato e umanamente insignificante”. Un modo di agire e di essere “controcorrente”, perché Dio ama i piccoli e i poveri e questa logica “nel campo della comunicazione” “costituisce certamente una grande sfida”:

 
“Ecco perché anche nei mass media la Chiesa insiste nella difesa dei deboli, nella ricerca della verità e della giustizia, nella tutela dei diritti degli ultimi e degli indifesi, a partire da quanti non sono ancora nati a quelli che sono ormai sulla soglia della morte. La Chiesa si fa voce di chi non ha voce, portavoce di chi non ha accesso alle tribune dei potenti, avendo sempre di mira quanto il Signore domanda; non cede a ricatti e pressioni di alcun tipo”.

 
Un compito importante che rende il mestiere di comunicare una missione somigliante a quella degli angeli “messaggeri di buone notizie e di speranza, ambasciatori di giustizia e di pace, costruttori di verità nell’amore”. Ricordando il dialogo tra Maria e l’Arcangelo Gabriele, mons. Filoni ha evidenziato come “il messaggio ricevuto” debba essere modello del lavoro giornalistico:

 
“Ogni giornalista e tecnico della comunicazione è chiamato pertanto ad essere leale e fedele trasmettitore di notizie, cultore attento e rispettoso della verità e della dignità di ogni persona”.

 
“Dentro ogni fatto - ha auspicato il presule - sia presente la passione di Dio per l’uomo”. Necessario è dunque “coltivare un’etica rigorosa” nelle parole e nei gesti perché la comunicazione è “missione, apostolato, mezzo prezioso di santificazione personale e di evangelizzazione”. Un compito che ci rende “uomini di speranza”.

 
Un incarico reso al meglio dai tanti che nella comunità della Radio Vaticana si sono distinti per il loro impegno. Al termine della messa, infatti, nella Sala Marconi di Palazzo Pio sono state consegnate le onorificenze pontificie a Beth Hay, responsabile del Programma Inglese-Africa, a Massimo Lalia, viceresponsabile della Sezione musicale, a Ugo Ansuini, responsabile della Sezione impianti elettrici dei centri trasmittenti della Radio Vaticana, e a Bruno Sgrulloni, responsabile dell’Officina meccanica delle sedi di Roma. Una particolare menzione è stata poi riservata al gruppo di lavoro per il Sinodo per l’Africa del Sedoc, le redazioni per l’Africa e il Web Team.







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