Le Unità pastorali nascono dal desiderio di unire la parrocchie
“Le unità pastorali nascono dal desiderio che le parrocchie siano unite e non solo
per penuria di sacerdoti”. E’ quanto ha spiegato all'agenzia Zenit, monsignor Francesco
Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. L’arcivescovo
ha precisato, dopo essere intervenuto alla Giornate sulle Parrocchie e le Unità Pastorali
celebrate a Salamanca dal 21 al 23 settembre, come le unità pastorali rispondano al
desiderio che le parrocchie non siano isolate dal momento che la missione della Chiesa
è una missione partecipata. Il presule ha ricordato che "la parrocchia è una comunità
di fedeli, guidata da un sacerdote, che vive la vita della Chiesa con tutte le attività
della Chiesa: predicazione del Vangelo, celebrazione dei sacramenti, opere di carità..."
ma ha sottolineato che "tutti i fedeli sono attivi in questa missione della Chiesa",
e che "il parroco non è solo un soggetto attivo, ma agisce per attivare gli altri,
perché tutti i fedeli della parrocchia mettano in pratica le attività della Chiesa,
ciascuno secondo il proprio ordine". La realtà delle unioni parrocchiali sono una
forma di collaborazione e coordinamento tra due o più parrocchie limitrofe, regolate
dal diritto diocesano e si stanno sviluppando in vari Paesi d’Europa, operando in
armonia con il piano pastorale diocesano. (G.C.)