La questione del Caucaso al centro dei lavori del Consiglio d'Europa
La situazione nel Caucaso del Nord e la posizione della Russia sono tra i principali
temi di dibattito all'Assemblea del Consiglio d'Europa che si è aperta ieri a Strasburgo.
All’ordine del giorno anche l’elezione del nuovo segretario generale. Ce ne parla
la nostra inviata a Strasburgo, Fausta Speranza:
Il presidente
Lluís Maria de Puig aprendo il dibattito ha chiesto una scelta coraggiosa nel decidere
il nuovo segretario generale, perché si profilano decisioni forti. In attesa della
nomina, poco fa si è aperto l'importante dibattito sulla situazione ad un anno dal
conflitto tra Georgia e Russia: situazione nella regione e a livello di rapporti internazionali.
Si discuterà anche su come proteggere quanti operano in difesa dei diritti umani nel
Caucaso del Nord. Ma Mosca sarà al centro dell’attenzione anche giovedì prossimo,
perché 72 parlamentari hanno chiesto un riesame dei poteri della delegazione russa
qui a Strasburgo: sostanzialmente, Mosca continua a non rispettare gli impegni presi
al Consiglio d'Europa e questa volta il richiamo non vuole cadere nel nulla. La difesa
dei diritti umani è la priorità delle priorità per il Consiglio d’Europa. Il rispetto
di tali diritti passa attraverso il lavoro della Corte Europea dei diritti dell’uomo.
Al suo presidente, Jean-Paul Costa, abbiamo chiesto quali siano
le sfide attuali: "First of all, it is possible to confirm the
commitment… In primo luogo, si può confermare l’impegno di tutti gli Stati
membri del Consiglio d’Europa per la protezione dei diritti umani e nella difesa dell’attività
di questa Corte. Il problema - che è sicuramente più di ordine tecnico, quantunque
molto serio - è questo in che modo questa Corte può far fronte al numero elevato di
domande, trattarle in modo corretto e in tempi ragionevoli?" In
ambito di diritto, si parla del concetto nuovo di sicurezza democratica, ancora il
presidente Costa: "Well, the concept of democratic security
is not very easy…Bene, non è facile definire il concetto di sicurezza in democrazia.
E’ una sorta di compromesso tra l’ordine pubblico e la sicurezza, da un lato, e la
differenza tra l’ordine democratico e altri diritti. In altre parole, è possibile
per uno Stato, anzi, uno Stato ha il dovere di proteggere i propri cittadini contro
la criminalità, contro il terrorismo, contro ogni tipo di aggressione. Ma, allo stesso
tempo, uno Stato ha il dovere di rispettare le regole di processi equi, del diritto
di difendersi, la presunzione dell’innocenza, la libertà di parola e via dicendo."