Il cardinale vicario Agostino Vallini ha aperto ieri a Roma l’Anno giubilare vincenziano
Si è aperto ieri sera a Roma nella Basilica di S. Giovanni in Laterano con una celebrazione
eucaristica presieduta dal cardinale vicario Agostino Vallini, l’Anno Giubilare Vincenziano,
in occasione del 350.mo anniversario della morte di San Vincenzo de Paoli e Santa
Luisa de Marillac. “S. Vincenzo de Paoli e Santa Luisa de Marillac, furono profeti
del loro tempo, cioè ripieni dello Spirito Santo, che con il loro carisma illuminarono
la Francia del XV secolo troppo indifferente al dolore della povertà in cui vessava
la maggior parte del popolo.” Con queste parole il porporato ha ricordato, durante
la celebrazione, le due figure di santi definendoli capolavori di Dio. “La loro vita
esemplare - ha continuato il cardinale – deve esserci da esempio per arrivare alla
santità” e, parlando di San Vincenzo e del suo grande amore per i poveri, il cardinale
ha spiegato che è stato anche un grande educatore, insegnando ad amare i bisognosi
e formando le confraternite e le figlie della carità, Ordine cui apparteneva Santa
Luisa. E rivolgendosi proprio ai numerosi vincenziani presenti all’Eucaristia, il
cardinale Vallini ha fatto accenno alle nuove povertà di oggi, che chiedono di essere
ascoltate e sanate. “La carità” - ha detto – “non è solo assistenza sociale, ma è
riconoscere il volto di Cristo in Croce in ogni fratello bisognoso e quindi capire
non solo i suoi bisogni materiali ma saper ascoltare e diventare segni reali di speranza
per gente disperata. E per aiutarvi in questa missione sia il Vangelo la vostra preghiera
quotidiana.” Durante tutto il 2010 si svolgeranno iniziative e manifestazioni nei
cinque continenti, in memoria dei due santi. (A cura di Marina Tomarro)