2009-09-28 19:27:22

Aperti alla bellezza della verità per costruire un mondo che rifletta la bellezza divina: così il Papa nella cerimonia di congedo a Praga


Restare aperti alla bellezza della verità per sperare di costruire un mondo che rifletta qualcosa della bellezza divina: è quanto ha detto il Papa nella cerimonia di congedo all’aeroporto di Praga a conclusione del suo viaggio apostolico nella Repubblica Ceca. A sorpresa, il presidente ceco Vaclav Klaus pronuncia il suo discorso in italiano ricevendo i complimenti di Benedetto XVI. Da Praga, il servizio del nostro inviato Sergio Centofanti.
Il presidente ceco parla in italiano, il Papa inizia il suo discorso in lingua ceca, per poi proseguirlo in inglese. Scambio di cortesie alla cerimonia di congedo. Benedetto XVI per la seconda volta fa gli auguri di buon onomastico al capo di Stato nella ricorrenza di San Venceslao, traduzione italiana di Vaclav. Il Papa esprime la propria gratitudine a quanti hanno collaborato alla buona riuscita del viaggio. Elenca gli eventi principali di questi tre giorni: i momenti di preghiera con i vescovi, i sacerdoti e i fedeli del Paese. Esprime la propria commozione per la Messa a Stará Boleslav, luogo del martirio di San Venceslao, e poi la Messa a Brno, in Moravia, dove i Santi Cirillo e Metodio hanno dato il via alla loro missione evangelizzatrice nelle terre slave:

“The Church in this country has been truly blessed…”
“La Chiesa in questo Paese – ha detto - è stata veramente benedetta con una straordinaria schiera di missionari e di martiri, come anche di santi contemplativi” tra i quali il Papa cita Sant’Agnese di Boemia, la cui canonizzazione, venti anni fa, è stata “messaggera della liberazione di questo Paese dall’oppressione atea”.
 
L’incontro con le altre comunità cristiane – ha aggiunto – ha ancora una volta sottolineato “l’importanza del dialogo ecumenico in questa terra che ha assai sofferto per le conseguenze della divisione religiosa al tempo della guerra dei Trent’anni. Molto è già stato fatto per sanare le ferite del passato – ha detto - e sono stati intrapresi dei passi decisivi sul cammino della riconciliazione e della vera unità in Cristo”. C’è poi l’incontro con la comunità accademica che – rileva il Pontefice – “ha un importante ruolo da svolgere, mediante una ricerca della verità senza compromessi”. Infine, l’incontro con i giovani che il Papa ha incoraggiato “a costruire sulle migliori tradizioni del passato di questa nazione, in particolar modo sulla eredità cristiana”. Quindi cita un detto attribuito a Franz Kafka, “Chi mantiene la capacità di vedere la bellezza non invecchia mai”: 
“If our eyes remain open to the beauty of God’s creation…”
“Se i nostri occhi rimangono aperti alla bellezza della creazione di Dio e le nostre menti alla bellezza della sua verità – commenta il Papa - allora possiamo davvero sperare di rimanere giovani e di costruire un mondo che rifletta qualcosa della bellezza divina, in modo da offrire ispirazione alle future generazioni per fare altrettanto”.  
“May God bless the Czech Republic! Ať Pražské Jezulátko...“
“Dio benedica la Repubblica Ceca! – così saluta il Papa – che, proseguendo in lingua ceca affida questo Paese al Bambino Gesù di Praga.
 
Il presidente Klaus ringrazia a sua volta il Papa; parla di visita memorabile, di rafforzamento dei rapporti tra Repubblica Ceca e Santa Sede. Ci ha portato un messaggio convincente – esclama – e noi lo abbiamo capito e lo terremo a mente a lungo: 
“Lei ci ha portato – per utilizzare le sue parole – una nuova speranza. La sua grande fede, il suo coraggio nell’esprimere posizioni che non sono sempre politicamente corrette e condivise da tutti, il suo impegno a favore del rispetto delle idee e dei principi fondamentali della nostra civiltà e della cristianità sono qui per dare a tutti noi un esempio e per incoraggiarci”.
 
Prima della cerimonia di congedo il Papa aveva incontrato a pranzo i vescovi cechi presso l’arcivescovado di Praga, esprimendo l’incoraggiamento della Chiesa universale alla Chiesa di questa terra. “Grazie per questa festa di fede e di speranza” - ha detto il Pontefice – che ha sottolineato di aver incontrato una Chiesa viva e una Chiesa che prega. I vescovi hanno donato al Papa un Rosario d’oro con i granati, pietre preziose tipiche della Repubblica Ceca. La visita del Papa si chiude nel segno di Maria: è la Madre di Dio che indica a tutti Cristo, unica Speranza, certa e affidabile, dell’umanità.
 
Da Praga, Sergio Centofanti, Radio Vaticana 
 
  







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