2009-09-26 14:20:14

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


In questa 26.ma Domenica del Tempo Ordinario la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Gesù ordina ai discepoli di non impedire ad un uomo di scacciare demòni nel Suo nome perché – afferma - non c'è nessuno che faccia un miracolo nel Suo nome e subito possa parlare male di Lui. “Chi non è contro di noi – sottolinea il Signore - è per noi”. Poi invita a non scandalizzare nessuno “di questi piccoli” che credono in Lui: sarebbe “meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare”. Quindi aggiunge:
 
“Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geenna”.

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del teologo, don Massimo Serretti, docente di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense:RealAudioMP3

Il discorso di Gesù sullo scandalo suppone il fatto che una relazione da persona a persona possa ostacolare la relazione di ciascuno con Dio. Lo scandalo è un inciampo che impedisce ed ostacola il rapporto diretto con il Signore.
In primo luogo Gesù fa menzione dello scandalo recato ad un piccolo che crede, in secondo luogo a ciò che è di scandalo per la singola persona.
Chi ostacola un piccolo nel vivere la sua relazione con Dio, non è degno neppure di rimanere in vita.
Chi trova scandalo nella sua mano, nel suo piede, nel suo occhio, è invitato a Gesù a separarsi da essi, in maniera drastica e risoluta: senza mezze misure.
Con la mano l'uomo compie la fornicazione, la violenza sull'altro, con la mano prende ciò che non è suo. Con il piede l'uomo si dirige su sentieri non buoni e si orienta verso vie di perdizione. Gli occhi, con la loro concupiscenza, fanno entrare nel nostro cuore desideri disonesti e «come cavalli in fregola, smaniano di far deviare il carro».
Di fronte a ciò Gesù chiede la risolutezza di chi stacca immediatamente e decisamente con tutto ciò che impedisce, in un modo o in un altro, l'amicizia con Dio: la santità.
L'alternativa Egli la chiama 'Geenna', inferno.
Guai agli irresoluti!







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