“C’è il rischio di una catastrofe irreversibile”. Così Obama al vertice Onu sul clima
Il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon ha aperto ieri a New York il vertice sul
clima, ammonendo la comunità internazionale per la lentezza con cui procedono i negoziati
sul nuovo trattato internazionale. Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente Usa
Barack Obama che ha parlato del rischio di una "catastrofe irreversibile". La prima
giornata dell'assise ha registrato inoltre una promessa, seppure vaga, da parte di
Pechino: il presidente Hu Jintao ha affermato che la Cina intende ridurre di "un margine
notevole" entro il 2020 le emissioni di anidride carbonica. Da New York, ci riferisce
Elena Molinari:
Il summit,
fortemente voluto dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, ha lo scopo di far
uscire dallo stallo i negoziati internazionali in vista dell'appuntamento di Copenaghen
a dicembre. Per qualsiasi passo avanti tuttavia è necessario riuscire a coinvolgere
i Paesi in via di sviluppo, in particolare India e Cina, come ci conferma Luca De
Fraia, segretario generale aggiunto di Action Aid, intervistato da Stefano Leszczynski.
Ascoltiamo:
E a margine
dei lavori dell’assemblea delle Nazioni Unite, il presidente americano Obama ha incontrato
25 capi di Stato dell'Africa sub-Sahariana. Ribadita la disponibilità a nuove intese
per favorire maggiori possibilità lavorative per gli africani.
C’è attesa,
invece, per l’intervento all’Onu del presidente iraniano Ahmadinejad. La Francia ha
fatto sapere che le delegazioni dei 27 Paesi dell'Unione Europea potrebbero lasciare
la sala se ci dovessero essere “provocazioni” da parte della Repubblica Islamica.