Sagra musicale umbra: incontro su Santa Cecilia e le donne martiri
Nell’ambito della Sagra Musicale Umbra dedicata alla martire Cecilia, la storica Lucetta
Scaraffia incontra il pubblico oggi all’Oratorio di Santa Cecilia di Perugia approfondendo
il tema delle Donne martiri. Modelli di santità e di vita, le donne attraverso
il martirio entrano nel cuore della tradizione della Chiesa come esempi anche di libertà
e di donazione totale e Dio. Il servizio di Luca Pellegrini:
Cecilia,
martire cristiana, patrona della musica e dei musicisti, degli strumenti e del canto,
festeggiata alla Sagra Musicale Umbra, non occupa solo l’attenzione dei concerti e
degli stupendi omaggi musicale che i più grandi compositori dei secoli passati le
hanno offerto, celebrando così il connubio tra arte e fede. Cecilia è protagonista
anche della pittura, nelle innumerevoli pale d’altare che la vedono al centro di angeli
festanti e strumenti musicali e non manca certamente, entrando nel martirologio romano,
d’essere stata una delle figure femminili della storia e della tradizione cristiane
più studiate e descritte. Per questo uno degli incontri di approfondimento più atteso
della Sagra è quello in programma con la storica Lucetta Scaraffia,
editorialista del L’Osservatore Romano, che approfondirà il tema delle Donne martiri.
Cecilia, dunque, secondo quali particolari caratteristiche storiche e religiose si
inserisce nella storia del martirio? Lo abbiamo chiesto alla stessa Scaraffia:
“Il
fatto che Cecilia sia patrona del canto nasce da un errore nella lettura del testo
della Passio di Cecilia, perché non esiste alcuna documentazione storica che Cecilia
fosse una musicista. Però, è un bellissimo errore! Il testo diceva che Cecilia, mentre
andava al matrimonio obbligato con un giovane romano, con cui poi non consumerà il
matrimonio, cantava le lodi a Dio nel suo cuore. E’ caduta la parte 'nel suo cuore',
è rimasto 'cantava le lodi a Dio'. Quindi, Cecilia è diventata una 'cantante', una
'musicista'. E in questo modo, anche, si è assimilata la musica all’amore per Dio,
al sacrificio supremo per Dio. Cioè, in qualche modo il fatto di scegliere Cecilia
come Patrona dei musicisti è anche un dare alla musica il significato più alto tra
le arti, cioè quello della donazione totale a Dio”.