Ricordato in Vietnam il cardinale Van Thuan "esempio di santità"
“Un esempio di santità per i cattolici del Vietnam e del mondo intero”. Sono le parole
del vescovo Pierre Nguyen Van Kham nel settimo anniversario della scomparsa del cardinale
Francis Xavier Nguyen Van Thuan, che sono risuonate nella cattedrale di Ho Chi Minh
City. Il tempio, gremito di fedeli, sottolinea Asianews, gli ha reso omaggio, ricordando
gli sforzi che il porporato fece per lo sviluppo della diocesi, puntando soprattutto
sulla formazione spirituale. Da due anni è cominciato il processo di beatificazione
del cardinal Van Thuan per il quale lo stesso Benedetto XVI ha espresso la sua “profonda
gioia” per la notizia dell’apertura ufficiale della causa. La notizia ha riempito
di felicità anche tutta la Chiesa vietnamita e la Conferenza episcopale. Francis Xavier
Nguyen Van Thuan era nato nel 1928, seguì studi di filosofia e teologia e fu ordinato
sacerdote l’11 giugno 1953. Dal 1964 al 1967 era stato vicario generale dell’arcidiocesi
di Hue e durante la sua vita creò movimenti laicali e gruppi giovanili, costruì scuole
e promosse consigli pastorali. Ebbe numerosi incarichi dall’episcopato vietnamita,
compresa la presidenza dei comitati Giustizia e pace e Comunicazioni sociali. Nominato
consultore del Pontificio consiglio per i laici (1971-1975) conobbe l’allora arcivescovo
di Cracovia, il futuro Giovanni Paolo II, del quale apprese le esperienze pastorali
durante il periodo più difficile del regime comunista. Nel 1975 fu imprigionato per
tredici anni in Vietnam senza subire alcun processo e nel 1991 fu costretto a lasciare
il suo Paese. Giovanni Paolo II lo accolse nella Curia romana e nel 1998 lo nominò
presidente del Pontificio Consiglio per la giustizia e la pace. (M.P.)