"One love: Bulding a Peaceful Caribbean". È questo lo slogan dell’odierna Giornata
Internazionale di preghiera per la pace promossa dal Consiglio Ecumenico delle Chiese
di Ginevra. Quest’anno, informa l’Osservatore Romano, l’attenzione è rivolta alla
violenza che affligge i Paesi dell’area dei Caraibi in seguito agli allarmarti dati
che sono emersi in un rapporto del marzo 2009 diffuso da UN-Aids, l’Agenzia delle
Nazioni Unite per le donne vittime della violenza. Circa il 47% delle adolescenti
che vivono nei Paesi dell’area caraibica ha subito atti di violenza sessuali che quasi
mai vengono denunciate a causa della soggezione delle giovani vittime. Tre nazioni
caraibiche figurano nella classifica dei dieci Paesi con il più alto indice di violenza,
spiega Roberta Clarke, responsabile regionale di UN-Aids. L’iniziativa annuale della
Giornata per la pace è prevista dal programma intitolato “un decennio per combattere
la violenza” che il reverendo Samuel Kobia, il Segretario generale del Consiglio Ecumenico
delle Chiese, aveva esposto nel 2004 all’allora segretario generale dell’Onu, Kofi
Annan. La data del 21 settembre è stata scelta congiuntamente per unificare la celebrazione
della ricorrenza in una sola giornata per tutti i Paesi aderenti all’Onu. L’obiettivo
delle riunioni di preghiera, spiega in un comunicato il Consiglio Ecumenico delle
Chiese, sarà quello di “riaffermare il potere dell’invocazione a Dio e delle altre
pratiche religiose ai riguardi della promozione della pace e di prevenzione della
violenza insita in ogni società”. (M.P.)