"Valori ed etica sono redditizi": la sfida del Congresso Mondiale degli imprenditori
cristiani
Etica e profitto non sono due sfere inconciliabili. Al contrario, la loro sintonia
consente benefici (e guadagni) maggiori. Ne sono convinti gli imprenditori dell’Uniapac
(Unione Internazionale Cristiana dei Dirigenti d'Impresa), che dal 30 settembre al
2 ottobre, si riuniranno a Città del Messico per un Congresso Mondiale sul tema “Valori
per la costruzione di un mondo migliore”. Un’occasione – spiegano gli organizzatori
– per promuovere il dialogo tra quanti prendono decisioni ai più alti livelli: leader
imprenditoriali, accademici, diplomatici e della società civile. Obiettivo: “approfondire
la visione strategica degli affari in un’ottica di responsabilità sociale d'impresa”.
Spesso, infatti, spiegano ancora i promotori in un comunicato diffuso da Zenit, “l'imprenditore
mette tra parentesi la moralità quando si tratta di prendere le decisioni e si basa
su altri criteri, in primis quelli utilitaristici”. Il Congresso, invece, mira a far
comprendere al mondo imprenditoriale che l'etica è un criterio di azione che deve
regolare il decision-making: “agire eticamente – ribadiscono – non significa decidere
a favore del minor beneficio, in altre parole i valori e l'etica sono redditizi”.
Tra gli invitati per favorire la riflessione, il cardinale Francisco Javier Errázuriz
Ossa, arcivescovo di Santiago del Cile, il cardinale Paul Josef Cordes, presidente
del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, Stefano Zamagni, consultore del Pontificio Consiglio
della Giustizia e della Pace, consulente economico dei Papi Giovanni Paolo II e Benedetto
XVI e Michel Camdessus, ex presidente del Fondo Monetario Internazionale. (S.G.)