La Santa Sede continua a seguire con attenzione le emergenze ambientali. Il Papa nell'ultima
Enciclica ha invitato tutti ad una maggiore responsabilità riguardo alla salvaguardia
del creato, alla luce dei principi di giustizia e solidarietà. Ecco in proposito l’editoriale
di padre Federico Lombardi per Octava Dies, il settimanale informativo del
Centro Televisivo Vaticano:
Qualcuno
comincia a chiamarlo "il Papa verde". Effettivamente nel magistero di Benedetto XVI
i pronunciamenti sulla tutela dell'ambiente, sulla salvaguardia del creato, sono frequenti
e - possiamo dire - quasi continui. L'umanità diventa sempre più cosciente e preoccupata
dei riflessi della sua attività sui fragili equilibri del pianeta. Le Nazioni Unite
hanno indetto per i prossimi giorni un Summit a New York sui cambiamenti climatici,
al fine di preparare l'appuntamento cruciale della Conferenza Mondiale a Copenhagen
alla fine di novembre. In questo contesto il Papa offre un quadro di solidi riferimenti
religiosi, razionali e morali per programmi di azione efficaci e per nuovi comportamenti
e stili di vita adatti a uno sviluppo responsabile.
L'ultima
Enciclica tratta ampiamente il tema: lo sfruttamento delle risorse non rinnovabili
e la giustizia verso i popoli poveri, le questioni dei consumi energetici, la responsabilità
verso le generazioni future, il rapporto fra ecologia e rispetto della vita. Ma bisogna
anzitutto - ricorda il Papa - che si impari "a vedere nel creato qualcosa di più di
una semplice fonte di ricchezza e di sfruttamento nelle mani dell'uomo", a vederla
come è realmente, cioè "espressione di un progetto di amore e di verità che ci parla
del Creatore e del suo amore per l'umanità".
Gli
accordi e i compromessi dei politici potranno raggiungere lo scopo solo sulla base
di motivazioni e atteggiamenti condivisi e compresi dai loro popoli. Abbiamo bisogno
di un senso per il cammino e lo sviluppo dell'umanità. Il Papa "verde" e la Chiesa
lo sanno bene e offrono il loro servizio.