2009-09-19 14:24:22

A Loppiano associazioni e movimenti di varie Chiese cristiane "Insieme per l'Europa"


Si tiene oggi e domani a Loppiano, vicino Firenze, la tappa italiana di “Insieme per l’Europa”, un’iniziativa che riunisce movimenti e associazioni di diverse Chiese cristiane con l’obiettivo di offrire un contributo alla costruzione di un continente capace di unità e solidarietà. Manifestazioni analoghe si sono tenute o sono in programma in decine di altre città europee nel solco di un cammino iniziato a Stoccarda, in Germania, con i grandi appuntamenti del 2004 e 2007. Adriana Masotti ha sentito Severin Schmid del Comitato promotore di “Insieme per l’Europa” e membro del Movimento dei Focolari:RealAudioMP3



R. – Abbiamo fatto queste due grandi manifestazioni a Stoccarda nel 2004 e nel 2007 perché sentivamo che ogni movimento ha un dono di Dio, un carisma, anche come risposta alle tante sfide di oggi. Abbiamo capito che possiamo operare meglio se abbiamo la comunione tra di noi. Abbiamo fatto l'esperienza di essere parte di un’unica famiglia, di un unico popolo di Dio; questo è accaduto a livello internazionale e ci siamo resi conto che il prossimo passo doveva essere quello di scendere ad un livello più locale. Per questo, quest’anno, si stanno facendo 12 incontri nazionali proprio perchè questo messaggio di Stoccarda, questi “sì” che abbiamo pronunciato lì, il nostro impegno per le società europee, questi “sì” s’incarnino a livello nazionale.

 

D. – Perché questa scelta di scendere più nel locale?

 

R. – Perché è nel contesto locale che succedono le cose. Nel locale si fa l’esperienza, si cambia qualcosa. Naturalmente ci ritroveremo poi nel 2012 a livello internazionale per scambiarci queste esperienze e per testimoniare tutto ciò all’intero continente.

 

D. – A quale esigenza o richiesta anche storica si è voluto rispondere con questo cammino iniziato nel 2004?

 

R. – Il cammino ha vari inizi, ma se prendiamo i movimenti cattolici – che adesso si trovano soprattutto a Loppiano -, l'inizio c’è stato nel 1998 quando il Papa ha invitato per la prima volta i movimenti in Piazza San Pietro, alla vigilia di Pentecoste, e ha detto loro che adesso i movimenti – più o meno nati tutti durante o dopo la guerra – hanno raggiunto una certa maturità e che adesso dovrebbero portare frutti maturi di comunione e di evangelizzazione.

 

D. – Era Giovanni Paolo II che aveva detto questo...

 

R. – Sì. Da lì è iniziata la collaborazione, la comunione tra i movimenti cattolici. Poi, nel 1999, i movimenti evangelici si sono incontrati con quelli cattolici. Si tratta però di un cammino d’amicizia in Cristo che è iniziato, non è un’organizzazione. Il cardinale tedesco Lehman una volta ha detto che la velocità, lo sviluppo di tutto questo cammino - oggi i movimenti delle varie Chiese che vi aderiscono sono 250 - è un segno che è opera di Dio.








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