2009-09-18 15:21:44

Pakistan: il governatore del Punjab contro la legge sulla blasfemia


La legge pachistana sulla blasfemia va abolita per proteggere le minoranze religiose. Questa volta a dirlo non sono i cristiani che denunciano persecuzioni nel Paese, ma il governatore del Punjab, Salman Taseer, uno degli stati pachistani dove le minoranze sono vittime di continue violenze. Nel corso di una cena a Lahore con i giornalisti, riferisce AsiaNews, Taseer ha invitato il governo centrale di Islamabad a “valutare l’abrogazione” di una norma – come ripetuto più volte dalla comunità cristiana in Pakistan – utilizzata dai fondamentalisti islamici per perpetrare crimini e violenze. “La legge sulla blasfemia – ha sottolineato – andrebbe abrogata per proteggere le minoranze, in particolare per le crescenti violenze e persecuzioni contro i cristiani da parte degli estremisti”. Il governatore ha ammesso che “c’è stato un abuso della legge sulla blasfemia. Questo è ciò che penso. Questa legge deve essere cancellata”. La Chiesa cattolica ha accolto “con favore” quella che “è una dichiarazione importante”, come ha detto il segretario esecutivo della Commissione nazionale di giustizia e pace (Ncjp), Peter Jacob. “Ma ciò che più conta – ha specificato l’attivista cattolico – è che il Primo ministro del Pakistan dovrebbe parlare della questione” e spiegare alla popolazione “che cosa sta succedendo” nel Paese. Negli ultimi mesi, proprio in questa regione, gli attacchi in nome delle presunte “profanazioni del Corano” da parte dei cristiani sono stati sempre più frequenti. Secondo i dati dell’Ncjp, dal 1986 all’agosto di quest’anno sono almeno 964 le persone incriminate in base alla legge sulla blasfemia. Fra queste 479 erano musulmani, 119 cristiani, 340 ahmadi, 14 indù e 10 di religione sconosciuta. Gli omicidi extra-giudiziali, a opera di singoli oppure di intere folle inferocite, sono almeno 33. (V.F.)







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