2009-09-17 15:52:37

Preghiera dei cattolici del Tamil Nadu per i profughi dello Sri Lanka


Un giorno di preghiera e di digiuno per tutti i cattolici dello Stato indiano del Tamil Nadu in segno di solidarietà dei profughi dello Sri Lanka. È l’iniziativa, riportata dall’agenzia Asianews, prevista per il 19 settembre prossimo e proposta dalla Chiesa del Tamil Nadu, Stato indiano che ospita il maggior numero di profughi srilankesi. Mons. Peter Fernando, arcivescovo di Madurai, ha lanciato un invito ai vescovi di Trincomalee e Mannar affinché forniscano notizie sulla reale situazione dello Sri Lanka e sugli affollati campi profughi dopo la guerra. Gli oltre 260mila rifugiati, tra i quali centinaia di donne e bambini, precisa mons. Fernando, soffrono “una crisi umanitaria che non trova ascolto nei forum internazionali per i diritti umani”. Il vescovo di Madurai chiede assicurazioni sul reinsediamento dei profughi, garanzie sull’assistenza economica loro promessa e invita le autorità del Tamil Nadu a fare pressioni presso il governo centrale dell’India affinché aiuti i rifugiati. Intanto la Chiesa sta organizzando un gruppo per l’assistenza sanitaria comprendente medici, infermieri, consulenti e personale paramedico pronto a intervenire in aiuto delle Internally displaced persons(Idp). Il governo di Colombo aveva promesso il ritorno dei profughi nei loro villaggi entro 180 giorni dalla fine del conflitto, il 19 maggio scorso. Il presidente dello Sri Lanka, Mahinda Parajapaksa, aveva però già ridimensionato la promessa garantendo la sistemazione dell’80% delle Idp entro la fine dell’anno ma questo nuovo termine potrebbe nuovamente non essere rispettato. Il 17 e il 18 settembre è attesa la visita dell’inviato Onu, Lynn Pascoe, sottosegretario delle Nazioni Unite per gli affari politici che, preoccupato per l’andamento del processo di pace, ha annunciato di voler discutere con il governo di Colombo. (M.P.)







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