Obama verso il no allo scudo antimissile nell'Est Europa
Gli Stati Uniti starebbero accantonando il progetto, già ideato dell'amministrazione
Bush, di realizzare lo scudo antimissile in Polonia e Repubblica Ceca. Lo scrive il
Wall Street Journal, confermando un'ipotesi già ventilata nei giorni scorsi. Se andasse
in porto un’eventualità del genere come cambierebbero i rapporti tra Washington, Russia
ed Europa? Giancarlo La Vella lo ha chiesto ad Arduino Paniccia, docente
di Studi Strategici all’Università di Trieste:
R. – Cambierebbero
molto. Questa è una strategia nuova. E’ evidente che Obama sta abbandonando alcune
delle posizioni chiave dell’amministrazione Bush e questo cambiamento vuole raggiungere
due obiettivi. Come prima cosa, vuole cercare di ricucire i rapporti con la Federazione
Russa, rapporti che sono indispensabili anche per la vicenda dell’Afghanistan, per
la possibilità di far transitare aerei e di avere un appoggio fondamentale. L’altra
vicenda riguarda la linea di Obama, che non è per un confronto duro, ma per la trattativa.
Il presidente ha perfettamente capito che la vicenda dello scudo missilistico al confine
con la Federazione Russa avrebbe provocato tensioni a non finire in Europa ed anche
con gli stessi alleati della Nato. D. – Rimane, comunque, in
piedi il problema sicurezza per quella parte dell’Europa, innanzitutto nei confronti
dell’Iran… R. – Questo, naturalmente, è un problema che rimane
aperto. Vi sono tuttavia altri modi per riuscire a garantire la sicurezza europea,
nei confronti del fronte iraniano o comunque del fronte mediorientale, che possano
coinvolgere maggiormente Mosca e sui quali si può raggiungere un accordo. A dire la
verità il tentativo era già stato fatto, in modo sicuramente più timido, anche dalla
stessa amministrazione Bush. Credo che questa volta Obama affronterà il problema della
sicurezza, sentendo il parere dei rappresentanti diplomatici e militari della Federazione
Russa. Probabilmente questa potrebbe essere la via d’uscita principale dalla situazione
di stallo.