2009-09-17 15:44:19

Chiesa del Kenya: governo incapace di fronteggiare violenze, corruzione e povertà


“Siamo estremamente preoccupati per il notevole incremento dei conflitti di frontiera in Kenya, in particolare con Somalia, Sudan, Etiopia e Uganda. Così i membri delle Commissioni “Giustizia e Pace” di tutte le diocesi del Kenya, che denunciano l'incapacità dello Stato a fronteggiare le violenze e ad assicurare protezione ai suoi cittadini. Le dispute di confine, l’insicurezza causata dalla criminalità dilagante, i danni ambientali, la situazione degli sfollati interni, l’impunità e la corruzione e la riforma della Costituzione: sono alcuni dei problemi per i quali la Chiesa cattolica sollecita il governo affinché trovi una soluzione definitiva per le centinaia di migliaia di persone che ancora vivono nei campi per sfollati, dopo essere fuggiti dalle loro case. Nel Paese si è infatti registrato un incremento dei crimini violenti e dell’uso politico della violenza soprattutto a seguito delle contestate elezioni presidenziali di fine dicembre 2007 che provocarono forti disordini. “La violenza organizzata ha distrutto l'identità africana e questo sta avvenendo attraverso l'istigazione e lo sfruttamento da parte dell'élite politica”, afferma il documento finale della Commissione “Giustizia e Pace”. Il documento inoltre ricorda la missione della Chiesa, quella di dare voce ai senza voce, essere solidali con gli oppressi. La Dottrina sociale della Chiesa, continua il comunicato, diventa giudice e difensore dei diritti violati e non riconosciuti, in particolare di quelli dei poveri, degli ultimi e dei deboli. (M.P.)








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