Palermo ricorda l'anniversario della morte di don Pino Puglisi assassinato dalla mafia
Sedici anni fa la mafia uccideva a Palermo don Pino Puglisi, parroco del quartiere
Brancaccio, fondatore del Centro Padre Nostro. Come consuetudine, ormai da qualche
anno, in occasione dell’anniversario dell’omicidio di padre Puglisi, con una messa
solenne celebrata ieri in cattedrale, si è aperto l’anno pastorale nell’arcidiocesi
di Palermo. Nell’omelia pronunciata durante la celebrazione, l’arcivescovo del capoluogo
siciliano, mons. Paolo Romeo, ha spiegato che “la sacrilega uccisione di sedici anni
fa sigilla in modo cruento un sacrificio iniziato il giorno dell’ordinazione e vissuto
nell’ordinarietà della vita pastorale, con il suo bagaglio di virtù e con l’anelito
semplice ma concreto alla santità”. “E forse per questo – ha detto ancora il presule
-, invece di fuggire di fronte all’assassino o ripararsi dai colpi mortali, come
agnello mansueto, restando al suo posto si limitò a dire: 'Me l’aspettavo'
”. Don Pino se lo aspettava perché sapeva che la sua opera all'insegna dell’annuncio
del Vangelo e del rispetto della legalità al fianco dei giovani del quartiere degradato
di Brancaccio toglieva manovalanza alla criminalità organizzata. “A sedici anni di
distanza dall’uccisione di don Pino – ha proseguito monsignor Romeo nell’omelia -
il territorio sembra essere ancora gravato da fenomeni di illegalità e di violenza
criminale, che lo abbrutiscono e lo opprimono, minacciando la pacifica convivenza
e offendendo gravemente quanti si sforzano di cercare pace e giustizia. Padre Puglisi
sembra piuttosto volere indicare la strada del servizio all’uomo, del rispetto della
sua vocazione di figlio di Dio, ad immagine e somiglianza del Creatore”. È in corso
la causa per il riconoscimento del martirio di padre Puglisi. La Congregazione per
le cause dei santi, dopo l’esame della ‘positio’, ha chiesto un approfondimento ulteriore.
(Da Palermo, Alessandra Zaffiro)