Ocse: 57 milioni di disoccupati in Europa nel 2010
Mentre l’Ocse conferma che il numero dei disoccupati in Europa è a livelli mai raggiunti
dal dopoguerra, escono indiscrezioni sulla bozza di conclusioni del vertice dei 27
leader della Ue, riuniti a Bruxelles per preparare il G20 di Pittsburgh del 24 e 25
settembre. Il servizio di Fausta Speranza:
57 milioni di
disoccupati in Europa: è la previsione per la seconda metà del 2010. Salirà, dunque,
al 10% il popolo dei senza lavoro, confermando il triste record del livello più alto
dal dopoguerra. Finora, ci sono da registrare 15 milioni di disoccupati in più rispetto
al 2007. L’Ocse conferma che, stando agli ultimi segnali, il peggio potrebbe essere
ormai alle spalle e che la ripresa potrebbe essere vicina ma per l'occupazione nel
breve termine le prospettive sono ancora fosche''. Il punto è che se in alcuni Paesi
come Irlanda e Spagna già nel 2009 si è registrato un forte aumento di disoccupati
a causa della crisi economica, ''in altri Paesi, inclusi Francia, Germania e Italia
la gran parte della crescita della disoccupazione deve ancora arrivare''. L’Ocse riconosce
che i governi ultimamente si sono impegnati ma raccomanda: bisogna fare di più con
politiche più mirate. E di exit strategy dalla crisi parla la bozza del documento
finale del vertice in corso a Bruxelles: gli ''sforzi'' per sostenere e rilanciare
l'economia siano mantenuti fino a che la ripresa non sia garantita'' – si legge -
e, a ripresa iniziata, le strategie siano coordinate. Il documento dei 27 inoltre
mette nero su bianco la richiesta di una stretta sulle remunerazioni dei manager bancari.
Al G20 si chiedono regole vincolanti e sanzioni per chi non le rispetterà.