2009-09-16 15:16:45

Nigeria: lettera aperta al capo dello Stato dal Forum dei rappresentanti cristiani


Il Forum dei rappresentanti cristiani del Delta del Niger (NDCLF) ha scritto una lettera aperta al capo dello Stato, Umaru Yar’Adua, contenente una serie di proposte per porre fine alle violenze nella regione ed instaurare, così, una pace duratura in tutto il Paese. Riportata dal quotidiano locale “The Vanguard”, la missiva è firmata, tra gli altri, dai responsabili della Chiesa cattolica, anglicana e metodista. Tema centrale: la gestione delle risorse petrolifere. Dal 2006, infatti, il Delta del Niger, maggior fornitore di greggio al Paese, viene devastato dagli attacchi del Movimento di emancipazione della regione (MEND), che si oppongono all’installazione di piattaforme petrolifere e reclamano una ripartizione del ricavato proveniente dalle estrazioni. Dimostrando apprezzamento per la proposta di amnistia avanzata dal governo nei confronti dei ribelli, il NDCLF suggerisce al presidente Yar’Adua, però, di accompagnare tale proposta con un insieme di misure che includano l’impiego degli ex-militanti, la loro formazione ed il loro sostegno economico, attraverso prestiti bancari facilitati, così da permetterne il completo reinserimento nella società. Il Forum commenta, poi, il progetto di legge sull’industria petrolifera (PIB), sottolineando come “le informazioni finora a disposizione ci dicono che il PIB non guarda in modo adeguato alle necessità delle comunità produttrici di petrolio, mentre questo è un nodo cruciale delle agitazioni e delle rivendicazioni nel Delta del Niger”. Infatti, ribadiscono i rappresentanti cristiani, “un progetto di legge che destini i diritti estrattivi al governo federale, escludendo così le comunità produttrici di greggio, non può essere definito giusto ed equo. Il nostro auspicio è che il PIB sia emendato in Senato e alla Camera, in modo tale da andare incontro anche agli interessi di tali comunità”. Inoltre, il Forum esprime la sua “grave preoccupazione” per la recente riorganizzazione della Compagnia nazionale petrolifera della Nigeria (NNPC), un provvedimento ha comportato l’allontanamento della popolazione locale dalla NNPC, rimpiazzata da impiegati provenienti da altre zone e che accettano di lavorare ad un salario inferiore. Infine, il NDCLF richiama l’attenzione del presidente Yar’Adua “sulla pericolosa tendenza che ha assunto l’intolleranza religiosa negli ultimi tempi, soprattutto nel nord della Nigeria. Una situazione che ha, come risultato, quello di vedere Chiese bruciate, cristiani uccisi e proprietà ecclesiastiche distrutte”. Di qui, l’appello del Forum al governo federale perché porti “davanti alla giustizia i responsabili di tali azioni, spesso militanti di gruppi fondamentalisti, e ricompensi in modo equo le Chiese e le famiglie vittime degli attacchi, agendo in modo da evitare il ripetersi di simili carneficine”. Infine, il NDCLF prega perché il Signore guidi ogni passo del potere politico “verso lo sviluppo dell’intera Nigeria”. (I.P.)







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