2009-09-16 15:15:22

Dai rotoli del Mar Morto un Deuteronomio "samaritano"


Per ora il frammento, grande come il palmo di una mano, è stato mostrato solo in fotografia dal board dell'università californiana che lo ha acquistato, insieme ad altri quattro piccoli resti dei rotoli del Mar Morto che riportano parti dell'ultimo libro del Pentateuco (a eccezione di un papiro che riporta un brano del libro di Daniele). Il più interessante dei frammenti conservati ora nella cassaforte dell'Azusa Pacific University, quello che più ha attirato l'attenzione dei media - "finalmente il testo originale del Deuteronomio" ha dichiarato al "Los Angeles Times" l'autorevole studioso James H. Charlesworth, docente di studi neotestamentari al Princeton Theological Seminary - contiene un passo del libro (27, 4) in cui sono raccolti i discorsi di Mosè alla nazione ebraica. Nel brano - riferisce l'Osservatore Romano - il legislatore prescrive a chi sarebbe entrato nella terra promessa di costruire un altare di pietra oltre la riva destra del Giordano, sul monte Garizìm. È questo il particolare che ha indotto Charlesworth a parlare di originalità del testo: in quello prevalente in seguito il luogo indicato è infatti il monte Ebal. Ma il Pentateuco samaritano - una versione fissata a partire dal IV secolo avanti l'era cristiana - attesta già la lezione Garizìm, luogo sacro appunto ai samaritani. Questa lezione originaria, sostenuta d'altronde da altri passi del Deuteronomio (11,29 e 27,12), è stata poi modificata in Ebal a causa della polemica ebraica contro i samaritani. Come era noto da tempo e ora viene confermato dal frammentino qumranico. (R.P.)







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