Esercizi Spirituali a Taiwan, promossi da “Cor Unum”. Il sostegno del Papa a quanti
si impegnano per i più poveri
Gli Esercizi spirituali rafforzano la virtù della compassione in quanti si impegnano
per coloro che soffrono: è quanto sottolineato da Benedetto XVI in un messaggio indirizzato
ai partecipanti agli Esercizi spirituali, promossi dal Pontificio Consiglio “Cor Unum”
a Taiwan, dal 6 all’11 settembre scorso. L’iniziativa, rivolta ai responsabili degli
istituti caritativi della Chiesa dell’Asia, ha riunito 450 persone, tra cui 6 cardinali
e 60 vescovi, provenienti da 29 nazioni e 260 diocesi. L’incontro si è tenuto nell'Università
cattolica di Fu Jen a Taipei ed ha avuto per tema le parole di Gesù, “L’Avete fatto
a me…” tratte da un passo del Vangelo di Matteo. I partecipanti hanno ricevuto il
benvenuto del presidente di Taiwan, Ma Ying-jeou.
Nella prima giornata dell’incontro,
il cardinale presidente di “Cor Unum”, Paul Josef Cordes, ha visitato la zona di Taiwan
devastata dal tifone Morakot, per portare la consolazione del Signore a quanti sono
stati colpiti dal disastro naturale. I partecipanti agli Esercizi spirituali, si legge
in un comunicato di “Cor Unum”, si sono soffermati sull’esortazione del Papa, contenuta
nella “Caritas in veritate”, per una formazione del cuore. La fraterna comunione
vissuta in quei giorni a Taipei, conclude il comunicato, rappresenta un’esperienza
di profonda unità per tutti coloro, uomini e donne, che dedicano la propria vita alla
lotta alla miseria nel vasto continente asiatico.