Costa Rica: dal Congresso missionario un forte impulso all'evangelizzazione
“Consolidare il nostro senso di appartenenza alla Chiesa discepola e missionaria
di Cristo, per assumere l’impegno della evangelizzazione dove ve ne è più bisogno”.
È questo l’obiettivo generale che ha caratterizzato i lavori del III Congresso Missionario
Nazionale sul tema “Guai a me se non annuncio il Vangelo”, svoltosi nei giorni scorsi
su iniziativa del Consiglio nazionale delle missioni (Conami) della Conferenza episcopale
del Costa Rica. Come riferisce l'agenzia Fides, il Congresso ha visto la partecipazione
di circa 250 persone, tra vescovi, sacerdoti, religiosi, consacrati e laici. Come
obiettivi concreti dei lavori, si è cercato di “rafforzare l’impegno delle nostre
Chiese per la missione universale”; “promuovere la missione ‘ad gentes’, a partire
da una conversione personale e pastorale, e come esigenza del passaggio da una pastorale
di mantenimento ad una pastorale chiara e definitivamente missionaria”; “accogliere,
animare e accompagnare le vocazioni dei laici, dei consacrati, dei religiosi e dei
sacerdoti per la missione ad gentes”. Tra i temi centrali discussi, “La Missiologia,
oggi”, affrontato da mons. Vittorino Girardi, vescovo di Tilarán e presidente del
Conami, che ha proposto il concetto di Missione “non solo come attività pastorale
ma anche come invio di Cristo ai suoi, per un’attività evangelizzatrice senza frontiere”.
Mons. Luis Augusto Castro Quiroga, arcivescovo di Tunja (Colombia), è invece intervenuto
sul tema “Dalla missione continentale alla missione universale”, affermando che la
stessa missione continentale deve dare “tre grandi frutti”. Il primo di questi è di
indole personale, “una identità più piena del cristiano come discepolo missionario”;
il secondo riguarda la promozione di “un'autentica pastorale missionaria”; ed il terzo
va inteso a livello planetario, “proiettando la missione molto al di là delle frontiere
della fede e della cultura”. Un terzo tema di indole missionaria affrontato durante
il Congresso è stato “La missione 'ad gentes' alla luce di San Paolo”, affidato a
mons. Silvio José Báez, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Managua (Nicaragua).
Il presule ha presentato le Lettere dell’Apostolo delle genti nella storia della salvezza,
mostrando come la nuova fede in Cristo uscisse dalla sfera limitata del giudaismo
per aprirsi al vasto mondo esterno. Mons. Hugo Barrantes Ureña, arcivescovo di San
José de Costa Rica, presidente della Conferenza episcopale del Costa Rica, ha manifestato
l’importanza dell’evento per la Chiesa costaricana, “la quale fa parte della Chiesa
latinoamericana, che si sente motivata ad unirsi nella grande missione universale”.
(R.P.)