Terra Santa: straordinaria scoperta archeologica di reperti del tempo di Gesù
Potrebbe essere una riproduzione del candelabro a sette bracci che si trovava nel
Tempio di Gerusalemme il bassorilievo scoperto in questi giorni a Migdal, sulle rive
del lago di Tiberiade, nel nord di Israele. Una straordinaria scoperta. Il servizio
di Fausta Speranza.
La riproduzione
del candelabro scolpita su una pietra rettangolare è databile tra il 50 a.C. e il
100 d.C. In ogni caso, emergono i resti di una sinagoga probabilmente degli anni in
cui è vissuto Gesù. Solo altre sette della stessa epoca sono state riportate alla
luce nel mondo. Si parla di un mosaico ancora tutto da pulire. Il terreno del ritrovamento
appartiene ai Legionari di Cristo. E della stessa Congregazione è padre
Juan Solana che è responsabile del Centro Pontificio Notre Dame a Gerusalemme.
E’ lui a spiegarci l’importanza della scoperta innanzitutto per gli ebrei:
“E’
veramente un ritrovamento molto particolare. Questa pietra, di cui hanno parlato molto
gli israeliani ed anche il Ministero delle Antichità d’Israele, sembra sia un ritrovamento
unico nel suo genere perché ha diversi segni che si sono trovati già in diversi luoghi
in Israele, in monete e in altri muri. E’ però la prima volta che si trovano tutti
insieme ed allora questa particolarissima e bella pietra traccia tanti segni di quel
periodo. C’è anche il candelabro dalle sette bracci che, a detta degli archeologi
israeliani, è il più antico che sia mai stato trovato finora”. Ma
c’è poi un significato e un valore particolare per i cristiani, per i cattolici: “Sappiamo
che a Cafarnao ci sono le fondamenta di una sinagoga dei tempi di Gesù, su cui poi
gli ebrei nel IV-V secolo hanno costruito una nuova sinagoga molto bella e grande.
Una sinagoga con i banchi, le colonne, affreschi, che si trovano qui dal tempo di
Gesù. Mi pare che questo sia un caso unico. Per coloro che non lo sanno, Migdal o
Magdala si trova a soli sette chilometri da Cafarnao; quindi, se Gesù si stabilì a
Cafarnao per i tre anni del suo ministero pubblico, è chiaro che si sarà trovato più
volte ad insegnare, a predicare e ad ascoltare la gente di Magdala. Oltre a ciò, penso
che la stragrande maggioranza degli abitanti di Magdala – come tutti quelli delle
aree circostanti al lago di Tiberiade – prima o dopo hanno incontrato Gesù. Stiamo
quindi parlando di una popolazione che è stata sicuramente testimone oculare della
vita, del ministero e dei miracoli di Gesù. E possiamo quindi ben ipotizzare che in
questa sinagoga si siano incontrati dei fedeli che sono passati dal giudaismo al cristianesimo
proprio nei primissimi anni, perché erano discepoli di Gesù, convivevano con lui,
conoscevano gli apostoli, lavoravano nello stesso lago e prima o dopo hanno incontrato
il Signore. C’è poi anche il fatto che Magdala è il paese natale di Maria Maddalena
e quindi Maria si recò sicuramente tante volte in questa sinagoga per pregare, incontrare
la gente ed ascoltare gli insegnamenti”.