Arabia Saudita: tremila cinesi si convertono all'Islam per costruire ferrovia alla
Mecca
Conversioni in massa all’Islam di cinesi che vogliono lavorare alla Mecca. È accaduto
in questi giorni in Arabia Saudita: 660 operai e tecnici cinesi hanno abbracciato
la religione musulmana in una cerimonia pubblica nella città santa all’Islam, mentre
altri 2.722 hanno fatto altrettanto nella città di Al- Taif. Obiettivo: poter lavorare
alla costruzione della ferrovia ad alta velocità che dovrà collegare i due luoghi
sacri di Mecca e Medina con la città costiera di Gedda. Ne dà notizia il giornale
“Saudi Gazette”, ripreso da Avvenire, che riporta le parole del sottosegretario al
Governatorato della Mecca Abdul Aziz Al- Khudhairi: “Il numero dei nuovi fedeli all’Islam
che arrivano dall’Estremo Oriente è destinato a salire ancora: attendiamo altre conversioni
di massa”. Tutto nasce dalla gara d’appalto per la costruzione della ferrovia ad alta
velocità che è stata vinta nel febbraio scorso dalla China Railway Engineering Corporation.
Un progetto da oltre un miliardo di dollari per un treno superveloce che dovrebbe
risolvere i problemi di viabilità durante l’Hajj, il periodo in cui i musulmani di
tutto il mondo compiono il pellegrinaggio alla Mecca. La vittoria della società cinese
aveva però fatto scoppiare un caso politico- religioso: secondo la legge islamica
solo i fedeli musulmani possono camminare nella Città Santa. Dopo mesi di polemiche,
la soluzione sembra essere venuta da sola: i cinesi che saranno occupati nella costruzione
del treno veloce hanno pronunciato la “shahada”, la dichiarazione di fede. “Ora chi
ci chiedeva di licenziarli è contento che abbiano abbracciato l’Islam”, ha detto il
sottosegretario. (S.G.)