Si sono svolti stamane nel Duomo di Milano i funerali di Mike Bongiorno, scomparso
l’8 settembre scorso all’età di 85 anni. Ha presieduto il rito il vescovo ausiliare
Erminio De Scalzi. Ce ne parla Fabio Brenna.
Mike Bongiorno
non è stato solo un grande uomo della televisione. Era un uomo felice di vivere, sposo
e padre affettuoso, un uomo che suscitava amicizia. E’ il ritratto che mons. Erminio
De Scalzi ha consegnato nell’omelia dei funerali di Stato celebrati in un Duomo troppo
piccolo per contenere tutti i partecipanti al rito. Di uno dei “padri della tv”, com’è
stato definito Bongiorno, mons. De Scalzi ha sottolineato la preoccupazione che la
televisione non educasse più, temendone la deriva del cattivo gusto. Il vescovo ha
poi voluto sottolineare l’aspetto del credente, ricordando come Mike amasse ripetere
la citazione: “Ricordati che Dio c’è e che Dio ci dà sempre una mano”. E’ la convinzione
che, ha concluso il celebrante, “nelle mani di Dio c’è l’indefettibile felicità, compresa
quella che Mike chiamava allegria”. Al termine della celebrazione, sul sagrato del
Duomo, la commemorazione civile. I colleghi Fabio Fazio, Rosario Fiorello e Pippo
Baudo con ricordi personali hanno sottolineato il carattere popolare e l’umanità dello
scomparso presentatore. Infine l’orazione del presidente del Consiglio italiano, Silvio
Berlusconi.
Vent’anni fa, padre Vito Magno aveva intervistato Mike Bongiorno
per il programma Orizzonti Cristiani della Radio Vaticana chiedendogli, di fronte
al calo delle vocazioni religiose, chi fossero per lui i consacrati. Ecco la risposta
di Mike Bongiorno:
“Chi oggi
intraprende questa strada è meritevole della nostra attenzione. Anzi, è meritevole
di essere avvicinato, perché sicuramente avrà qualcosa da dirci. Le persone che oggi
scelgono questa strada, sono le persone di cui avremo sicuramente bisogno, presto
o tardi, nel corso della nostra vita. Occorre che queste persone non diminuiscano;
semmai li dobbiamo rispettare ed aiutare perché vivano con coerenza la loro vocazione”.