“Simbolico il fatto che nostro Signore Gesù abbia percorso le vie che portavano il
nome di Marx, Lenin”. Con queste parole padre Zielinski ha commentato la restituzione
della chiesa di San Giuseppe della città di Dniepropetrovsk, in Ucraina, ai cattolici.
Dopo tre anni di contenzioso - riferisce Zenit - l’edificio è stato riconsacrato in
una cerimonia solenne presieduta dal vescovo della diocesi di Kharkiv-Zaporizhia,
monsignor Marian Buczek. Chiuso ed espropriato nel 1949 dai comunisti, è stato venduto
illegalmente nel 1998 dalle autorità statali a un’impresa, cambiando più volte proprietario.
In diverse occasioni alcuni membri della parrocchia che si riunivano nella chiesa
per pregare, sono stati minacciati anche dopo l’entrata in vigore della sentenza che
ne assegnava la restituzione. Quest’anno la Chiesa cattolica a Dniepropetrovsk celebra
anche diversi anniversari tra cui la presenza dei cattolici da 230 anni, la costruzione
della prima chiesa cattolica 130 anni fa e il ritorno da 10 anni dei Cappuccini nella
parrocchia. (G.C.)