2009-09-10 15:28:00

Pil in ripresa nell'Ue. La Bce prevede una crescita graduale e discontinua


Il terzo trimestre del 2009 segnerà la fine della caduta del Prodotto interno lordo (Pil) nell’Eurozona. È quanto stima la Banca centrale europea nel suo bollettino di settembre. L’istituto di Francoforte mette in guardia però sulla crescita della disoccupazione e del debito pubblico nei Paesi membri. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

La ripresa dell’economia in Europa sarà graduale e discontinua. Così recita il bollettino mensile della Banca Centrale Europea (Bce) che rivela crescenti segnali di stabilizzazione dell'attività economica, sia nell'unione Europea che fuori dai suoi confini. La Bce stima quindi che nel terzo trimestre del 2009 si arresterà la caduta del Pil in Eurolandia dopo il calo di appena lo 0,1% del secondo trimestre". "Nel breve termine - prosegue Francoforte - l'area dovrebbe continuare a beneficiare della ripresa delle esportazioni, dei significativi interventi di stimolo macroeconomico e delle misure adottate per ripristinare il funzionamento del sistema finanziario”. Più positive del previsto anche le stime del Pil a livello mondiale, che si ridurrà in media dell'1,2% nel 2009, ma aumenterà del 2,7% nel 2010. Permangono tuttavia ancora molte incertezze legate all’onda lunga della crisi sul piano occupazionale. “Per i prossimi mesi - si legge ancora - ci si può attendere una serie di ulteriori moderati incrementi del tasso di disoccupazione nell'area dell'euro”, dopo che questo ha raggiunto il 9,5% a luglio. In crescita anche il debito pubblico, che sarà contenuto solo nelle tre piccole economie di Cipro, Finlandia e Lussemburgo. C’è poi il livello dei crediti che è ai minimi dal 1999. E sulla ripresa interverrà anche l’inflazione che nei prossimi mesi tornerà a crescere, ma in modo contenuto.

 
Unione Europea
La conferenza dei capi gruppo dell’Europarlamento ha fissato per mercoledì 16 settembre la seduta plenaria sulla proposta di riconferma dell'attuale presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, alla guida dell'esecutivo comunitario per un secondo mandato. L’aula di Strasburgo dovrebbe riconfermare Barroso visto il sostegno espresso dal gruppo dei popolari, tuttavia potrebbe risultare decisivo il voto degli euroliberali che non hanno ancora sciolto le loro riserve. Il capogruppo dei socialisti Schulz ha invece già annunciato il voto contrario o l’astensione.
 
Russia-Venezuela
Il Venezuela riconosce “da oggi” come Stati indipendenti le due regioni georgiane secessioniste filorusse Abkazia e Ossezia del sud. Lo ha dichiarato questa mattina il presidente venezuelano, Hugo Chavez, in visita in questi giorni a Mosca per siglare importanti accordi economici. Davanti ad una platea di studenti, Chavez è poi tornato ad attaccare gli Stati Uniti definendoli "il principale terrorista del mondo".

Stati Uniti: riforma sanitaria
Il presidente statunitense, Barack Obama, ha presentato la scorsa notte al Congresso il suo piano di riforma sanitaria per dare “più sicurezza e stabilità” a tutti, sottolineando i numerosi benefici anche per coloro che sono già assicurati. Da New York, ci riferisce Elena Molinari:RealAudioMP3

Il tempo delle polemiche è finito. E’ il momento dell’azione, dobbiamo mostrare agli americani che siamo in grado di riformare la sanità. Dopo un mese sulla difensiva, Barack Obama ha presentato la scorsa notte, "per l’ultima volta" - così ha detto - il suo piano per un nuovo sistema salute americano. L’ha fatto di fronte al Congresso per il quale ha avuto il richiamo più forte: non si può più temporeggiare. Il nostro fallimento nel far fronte alla sfida sanitaria - ha affermato Obama - ci ha portato a un punto di rottura. Ognuno sa cosa accadrà se non faremo niente: il deficit crescerà, altre famiglie andranno in bancarotta, molte imprese chiuderanno e altra gente morirà. Il presidente americano ha quindi illustrato la sua proposta, spiegando che renderà illegale per le assicurazioni negare la copertura per le malattie preesistenti, e che non sarà più possibile stabilire limiti ai rimborsi. L’obiettivo di Obama è ambizioso: permettere per la prima volta a ogni cittadino americano di ottenere copertura delle spese mediche, ma per abbattere gli ostacoli politici in Senato il presidente ha dovuto rinunciare a un pilastro della sua riforma, vale a dire la nascita di una mutua pubblica che offra assicurazione a costi contenuti a chi ne è privo. Per l’inquilino della Casa Bianca - che ha visto una caduta della popolarità - quello che conta ora è riuscire a ottenere qualcosa di concreto prima della fine dell’anno, anche a costo di compromessi, e riconquistare così la fiducia dei suoi concittadini.

 
Iran
“Teheran deve cessare ogni attività in ambito nucleare”. È il monito lanciato ieri dal portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, nel giorno in cui l’Iran ha consegnato alle potenze del gruppo di negoziatori 5+1 un pacchetto di proposte per l’avvio di un dialogo. Il testo non dovrebbe contenere, però, alcuna rinuncia al programma atomico. Intanto, nella Repubblica islamica è stato dato un nuovo giro di vite contro l’opposizione. Le autorità di Teheran hanno arrestato alcuni dei collaboratori più stretti di Moussavi e chiuso gli uffici dell’ex candidato riformista, Karroubi.

Libano
Il premier designato libanese, Saad Hariri, ha rimesso l'incarico nelle mani del presidente della Repubblica, Michel Suleiman. Dopo dieci settimane di sforzi, Hariri ha detto di aver rinunciato a formare un governo di unità nazionale con i gruppi di opposizione come Hezbollah. Il Partito di Dio e i suoi alleati, ha spiegato Hariri, hanno infatti rifiutato la sua lista di ministri.

Iraq
Ennesima giornata di violenza in Iraq. Quattro persone sono morte e almeno 29 sono rimaste ferite in un'esplosione avvenuta stamani nel mercato di Mahmudiya, 30 chilometri a sud di Baghdad. Cresce, poi, il bilancio dell'attentato suicida di ieri notte a Wardek, un villaggio curdo circa 400 Km. a nord della capitale irachena. L'esplosione di un camion-bomba ha causato almeno 20 morti e 15 feriti. L’attentato risponde all’intento di alimentare le tensioni etniche tra curdi e arabi, tra le cui autorità politiche è in corso un’aspra disputa riguardante le rivendicazioni territoriali e il petrolio. Si fa sempre più drammatica, intanto, la situazione dei cristiani in Iraq. La recente guerra ha ridotto le presenze da 800 mila a poco più di 500 mila: continua, la fuga dalle violenze quotidiane, da parte di gruppi delle altre etnie, all’estero o nel nord del Paese nel tentativo di ricreare una situazione di pacifica stabilità.

Turchia - inondazioni
E’ di almeno 32 morti e numerosi dispersi il bilancio delle disastrose inondazioni che hanno colpito la Turchia del nord e in particolare Instabul. In particolare, si teme ancora per la vita di otto persone che ancora mancano all’appello. Intanto, è di nuovo salito l’allarme dopo che i servizi meteo hanno avvertito su imminenti e pesanti piogge che dovrebbero tornare a cadere sulla zona da domani a lunedì. Secondo la stampa, le cause del disastro sono da ricercare nella troppa facilità con cui le autorità di Istanbul hanno rilasciato licenze edilizie per edifici sorti sull’argine dei fiumi e di non aver creato adeguate infrastrutture in una metropoli di 15 milioni di abitanti.

India, inondazioni
A New Delhi, almeno cinque studenti sono morti e 31 sono rimasti feriti durante una fuga in massa dall’edificio scolastico, provocata da un ordine di evacuazione per timore che le inondazioni avvenute ieri nel Bengala causassero un corto circuito. Le piogge battenti delle ultime ore hanno causato l’interruzione dell’erogazione della corrente elettrica in molte abitazioni della capitale lasciando isolate circa 400 mila persone. Le inondazioni, oltre ad aver provocato ingorghi nelle strade, dovuti al mancato funzionamento dei semafori, hanno travolto migliaia di capi di bestiame e inghiottito numerose automobili.

Messico - dirottamento
E’ finito nel migliore dei modi l’incubo dei 104 passeggeri di un aereo messicano dirottato da un pastore protestante boliviano di 44 anni. Il velivolo è stato sequestrato mentre si trovava in volo da Cancun a Città del Messico, ma all’atterraggio l’uomo è stato arrestato.

Corea - Giappone
Una nuova stagione di “relazioni fruttuose” tra Pyongyang e Tokyo. È quanto auspica il numero due del regime nordcoreano, Kim Yong-nam. Il presidente del presidium dell'Assemblea suprema del popolo, apre dunque a sorpresa al futuro governo giapponese che sarà guidato dal neoeletto, Yukio Hatoyama. Il leader del Partito democratico giapponese, verrà eletto primo ministro in parlamento a Tokyo il prossimo 16 settembre, dopo la vittoria alle elezioni dello scorso 30 agosto.

Cina - Miniere
In Cina, decine di operai sono rimasti sepolti stamani nel cedimento di una baracca di cantiere a Chengdu, nel sudovest del Paese Lo ha riferito l'agenzia Nuova Cina. L'incidente ha avuto luogo in un liceo della capitale della regione del Sichuan. Ieri, intanto, erano salite a 42 le vittime dell’esplosione della miniera di carbone nella provincia di Henan, avvenuta lunedì scorso. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 253

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