2009-09-10 15:41:18

Messaggio dell'arcivescovo di Canterbury al Convegno della Comunità di Bose


In “un mondo febbrile e impaziente” è importante che i cristiani ricordino che l’umanità “necessita di tempo e consapevolezza per crescere”: lo ha affermato Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury, in un messaggio letto dal can. Jonathan Goodall, inviato della Chiesa d'Inghilterra al Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa in corso presso il monastero di Bose (fino al 12) sul tema “La lotta spirituale nella tradizione ortodossa”. Il confronto su questo tema, secondo Williams, - riferisce l'agenzia Sir - è “di grande pertinenza per il mondo in cui viviamo”. Ed ha aggiunto: “È difficile per così tanti riconoscere che la strada è lunga, che diventare umani nella modalità voluta da Dio è questione di un’intera vita”. “Le alternative, così visibili intorno a noi – scrive l’arcivescovo -, rappresentano un’umanità banalizzata e sciatta, ansiosa, arrabbiata ed egoista, restia a guardare a sé in modo nuovo nella luce dell’amore e della verità”. Senza questa consapevolezza della fatica spirituale, “il rischio – ha affermato mons. Gabriele Mana, vescovo di Biella – è ridurre la fede a delle convinzioni mentre essa è soprattutto relazione con Dio”. Di solito “ci si preoccupa di 'vivere' in grazia e non di 'crescere' nella grazia”. “La lotta spirituale – ha concluso il vescovo di Biella – aiuti le nostre comunità a correre con slancio verso Dio senza conformarsi alla mentalità mondana”. (R.P.)







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