Il Papa alla Coldiretti: riaffermare i principi etici nell'economia. Il cardinale
Bertone: condividere i beni della terra
“Riaffermare i principi etici nell’economia per rianimare la speranza con la solidarietà”:
è l’auspicio rivolto da Benedetto XVI durante l’udienza generale ai partecipanti al
Convegno nazionale dei Consiglieri ecclesiastici dei Coltivatori Diretti. L’evento
si svolge a Roma sul tema “Solidarietà: le ali della speranza - etica ed economia
oggi”. Stamani, in San Pietro, il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone
ha presieduto la Messa inaugurale del Convegno. Ce ne parla Sergio Centofanti. “La
pace sia frutto di reale condivisione dei beni della terra fra tutti i suoi abitanti”:
è quanto ha detto il cardinale Bertone nella sua omelia. Il porporato ha ricordato
le tante “difficoltà che caratterizzano, in questo nostro tempo, l’attività agricola
non solo in Italia” a causa “del vasto fenomeno dell’industrializzazione urbana e
dell’abbandono delle campagne. Se è vero che con il progresso scientifico, industriale
e tecnologico molte cose vanno cambiando – ha aggiunto - resta però indispensabile,
per la sopravvivenza umana, coltivare la terra, al fine di trarre da essa un sufficiente
e sano nutrimento per tutti gli uomini”. In questo cointesto – ha proseguito – la
Chiesa richiama “l’urgente necessità morale di una rinnovata solidarietà” non solo
tra i Paesi, ma tra i singoli uomini, “perché l’ambiente naturale è dato da Dio per
tutti, e il suo uso comporta una nostra personale responsabilità verso l’intera umanità,
in particolare verso i poveri e le generazioni future”. La Chiesa, dunque, non soltanto
promuove la difesa della terra, dell’acqua e dell’aria, che il Creatore ha donato
a tutti, ma si adopera soprattutto per proteggere l’uomo contro la distruzione di
se stesso”. In effetti – come scrive il Papa nella Caritas in veritate – “Quando
l’ecologia umana è rispettata dentro la società, anche l’ecologia ambientale ne trae
beneficio”. Così “se viene meno il rapporto della creatura umana con il Creatore la
materia è ridotta a possesso egoistico, l’uomo ne diventa l’ultima istanza e lo scopo
dell’esistenza si riduce ad essere una affannata corsa a possedere il più possibile”
(Catechesi di Benedetto XVI del 26 agosto scorso).
Il
cardinale Bertone, commentando poi il Vangelo delle Beatitudini, ha sottolineato l’importanza
della testimonianza cristiana anche nel settore agricolo: tuttavia “spesso – ha detto
- chi cerca di seguire il Vangelo non ha vita facile; chi si adatta o sceglie lo spirito
del mondo, pare invece godere di un benessere e di un successo che si rivelano però
ben presto apparenti e fallaci”. Per questo la via che Dio “indica è l’opposto di
quella che il mondo ci propone”. Beati i poveri dice Gesù. Ma questa beatitudine –
spiega il porporato – “non scaturisce certo dalle tristi e precarie condizioni di
vita, che al contrario dobbiamo cercare sempre di migliorare. Non è bello, infatti,
né essere poveri, né essere afflitti, né essere affamati, né essere insultati”. La
beatitudine – ha precisato – “sta nel fatto che Dio ha scelto di stare con loro, essi
accolgono il suo amore e ne fanno la ragione della propria vita. La nostra beatitudine,
pur tra prove e fatiche, è dunque Dio nella nostra esistenza. Tocca a noi credenti
– ha concluso il cardinale - far sentire l’amore di Dio, unica vera ricchezza che
non si acquista nei mercati del mondo, ma che Dio dona gratuitamente a chi si affida
a Lui”.