Si terrà entro l'anno la Conferenza internazionale per l'Afghanistan
Mentre a Kabul si allontana la possibilità di un ballottaggio e si registra la morte
di tre civili, da Berlino i leader di Germania e Gran Bretagna annunciano una Conferenza
internazionale entro l’anno. E giunge la notizia che è stato liberato e ha lasciato
l'Afghanistan il giovane giornalista Sayed Pervez Kambaksh, condannato a morte nel
suo Paese per “blasfemia” per essersi occupato dei diritti delle donne. Il servizio
di Fausta Speranza:
La
cancelliera tedesca Merkel e il premier britannico, Gordon Brown, dopo un vertice
bilaterale, annunciano: la Conferenza internazionale per spingere l'Afghanistan ad
assumersi la responsabilità di gestire il proprio futuro minacciato dall'integralismo
islamico dei talebani si svolgerà già entro l'anno e coinvolgerà il nuovo governo
afghano, Onu, Nato e i principali Paesi che contribuiscono alla missione dell'Alleanza
atlantica (i tre contingenti maggiori sono quelli di Usa, Gran Bretagna e Germania).
Intanto, si dovrebbero conoscere solo la prossima settimana i risultati definitivi
delle elezioni, ma è sempre più probabile che al tavolo della Conferenza siederà Karzai,
secondo gli ultimi dati relativi a quasi il 75% dei voti scrutinati. Per l’iniziativa,
la Francia assicura sostegno e gli Stati Uniti danno un assenso informale. Non cessano,
nel frattempo, le violenze sul terreno: un missile nella notte, in una zona residenziale
di Kabul, ha ucciso una coppia di coniugi e il loro figlio. E si parla ancora del
sanguinoso attacco aereo della Nato di venerdì scorso a Kunduz, nel nord del Paese:
ieri, gli abitanti dei villaggi avevano denunciato la morte di 150 civili, oggi il
governatore della provincia parla di 54, di cui sei civili, tra i quali anche un bambino.
Da riferire anche la morte, ieri, di un soldato statunitense, ucciso da una bomba
esplosa al passaggio del suo veicolo. È accaduto nel sud del Paese, dove i ribelli
talebani sono più forti.
Due soldati uccisi e due
feriti in un attacco nel sud del Pakistan Almeno due soldati pakistani sono
stati uccisi oggi in un attacco a un convoglio militare avvenuto in un'area tribale
del Waziristan del sud, al confine con l'Afghanistan. Nello stesso attentato, si è
appreso, sono stati feriti altri due uomini delle forze di sicurezza di Islamabad.
Il governo pakistano ha accusato dell'attentato i talebani, ma nessuno dei gruppi
di militanti islamici che operano nella zona lo ha rivendicato.
In Iraq
11 morti per due esplosioni, continuano le violenze contro i cristiani Due
esplosioni in Iraq: 9 morti e 16 feriti a Ramadi e un alto ufficiale di polizia e
suo figlio uccisi a pochi chilometri da Mossul, nel nord del Paese. Intanto, proprio
a a Mossul continuano le violenze contro la comunità cristiana, vittima di una campagna
intimidatoria che risponde al progetto politico di creare un’enclave nella piana di
Ninive, dove questa minoranza religiosa è costretta ad uno spostamento forzato. È
avvolta nel mistero la sorte di Samyr Jarjis, medico cristiano molto conosciuto in
città, il cui sequestro risale al 18 agosto e per il cui rilascio hanno lanciato un
appello leader musulmani e cristiani. Anche la settimana scorsa, un uomo di fede cristiana
è stato rapito ed è stato richiesto un riscatto impossibile da pagare per la famiglia.
Il 3 settembre è stato rinvenuto il cadavere di un commerciante cristiano rapito agli
inizi di agosto.
Israele autorizza la costruzione in Cisgiordania oltre
360 alloggi Confermando le anticipazioni di ieri, il ministro della Difesa
israeliano Barak ha formalmente autorizzato la costruzione in Cisgiordania di oltre
360 nuovi alloggi per coloni ebrei. In un prossimo futuro ne saranno approvati altri
90. Si tratta di insediamenti ebraici ultraortodossi situati in Cisgiordania a ridosso
della linea di demarcazione in vigore fino al 1967. L'approvazione dei nuovi alloggi
giunge a pochi giorni del ritorno in Israele di Mitchell, l'emissario del presidente
Usa Obama, incaricato di concordare con Israele tempi e modi di un congelamento della
colonizzazione. Finora, secondo la stampa, Mitchell avrebbe ottenuto solo una riduzione
della durata di alcuni mesi dell’attività di espansione delle colonie. Intanto, la
crisi tra Svezia e Israele, nata in seguito ad un articolo del giornale svedese Aftonbladet,
rischia di riflettersi sul ruolo dell'Unione Europea, in un momento di potenziale
rilancio del processo di pace in Medio Oriente. Stoccolma detiene la presidenza di
turno semestrale dell'Ue. Il ministro degli Esteri svedese, Carl Bildt, ha rinviato
sine die una visita prevista nei prossimi giorni a Gerusalemme. Secondo il
quotidiano israeliano Haaretz, la decisione sarebbe legata alle polemiche seguite
alla pubblicazione da parte del quotidiano svedese Aftonbladet di un articolo in cui
l'esercito israeliano era accusato di aver asportato nei primi anni dell'Intifada
organi di palestinesi morti.
Stretta sulla vigilanza bancaria dal Comitato
di Basilea Nuova stretta sulla vigilanza bancaria, sulla gestione dei rischi
e sui requisiti patrimoniali degli istituti di credito. A stabilire le nuove misure
- tese a “ridurre sensibilmente la probabilità e la gravita”' delle turbolenze finanziarie
- sono stati i governatori delle principali banche centrali membri del Comitato di
Basilea sulla vigilanza bancaria, riuniti alla Banca dei regolamenti internazionali
che raccoglie il testimone del G-20 londinese del weekend appena concluso. Dopo che
il presidente del Financial Stability Board, Mario Draghi, da Londra ha definito come
priorità la ricostruzione del capitale delle banche - ora che lo consentono il miglioramento
dell'economia e i massicci aiuti anticrisi forniti dalle banche centrali e dai governi
- dai banchieri del G-10 di Basilea arrivano le nuove direttive che dovrebbero formare
i pilastri del nuovo assetto internazionale del credito post-crisi. E c’è da dire
che il numero uno della BCE, Trichet, ha sottolineato che “molti indicatori economici
stanno andando meglio di quanto si pensasse” e che “tante stime sono state riviste
verso l'alto”.
Madrid: guerriglia urbana tra giovani e polizia A
Pozuelo, alla periferia di Madrid, circa 200 giovani, molti dei quali in preda ai
fumi dell’alcool, si sono scontrati la notte scorsa con la polizia tentando di assaltare
un commissariato: 20 i giovani arrestati, 7 dei quali minorenni, di cui 2 ricoverati.
La polizia pattugliava la zona alla ricerca dei responsabili del ferimento alla testa
di un giovane, causato da un colpo di bottiglia. Sono seguiti danneggiamenti a diverse
auto della polizia, una delle quali incendiata. Le forze dell’ordine hanno sparato
in aria e usato pallottole di gomma.
Gabon Monta la violenza nel
Gabon e il governo pensa di imporre lo stato d'assedio: nel quarto giorno dall'inizio
degli scontri, concentrati soprattutto nella città petrolifera e portuale di Port-Gentil,
tre persone sono morte e la polizia ha faticato a disperdere le violente proteste
degli oppositori politici, inferociti dalla comunicazione della contestata vittoria
nelle elezioni presidenziali di Ali Ben Bongo, figlio del defunto ex presidente, Omar
Bongo. La violenza incontrollata ha anche scatenato fenomeni di sciacallaggio. Almeno
60 persone sono state arrestate e centinaia di persone sono in fuga dalla città. Nei
giorni scorsi, altre due persone erano morte. A nulla è finora valso l'appello del
presidente eletto Bongo, e su Port-gentil, dove già vige il coprifuoco notturno, il
governo sta pensando di ricorrere allo stato d'assedio per imporre l'ordine, un provvedimento
grave che vieta di circolare senza autorizzazione e che necessita di una richiesta
formale suffragata da gravissimi motivi, inoltrata da parte del presidente della Repubblica
al parlamento. Situata sulla penisola di Mandji, a un centinaio di chilometri da Libreville,
la città è ora accessibile solo via mare, perchè non ci sono strade e le compagnie
aeree hanno interrotto i voli.
Forte scossa di terremoto in Albania: al
momento non si ha notizia di vittime Una forte scossa di terremoto di magnitudo
5.4 gradi della scala Richter è stata registrata, poco prima della mezzanotte in Albania,
alle 23.49 di ieri (ora locale e quella italiana): lo ho confermato l'Istituto sismologico
albanese, secondo il quale l'epicentro sarebbe stato nella zona di Dibra, circa 100
chilometri a nordest di Tirana, vicino al confine con la Macedonia. La scossa, durata
per circa 15 secondi, avvertita fortemente anche nella capitale, è stata seguita da
oltre 60 altre scosse, ma di minore intensità. Al momento, non sono state segnalate
vittime. Secondo il prefetto di Dibra, intervistato telefonicamente dall'emittente
di Tirana News 24, solo due piccole abitazioni sono crollate, mentre in alcuni villaggi
è stata interrotta l'energia elettrica Altre scosse sono proseguite anche nelle prime
ore della notte, ma secondo l'Istituto sismologico, la loro intensità è in calo.
In
vigore le misure per liberalizzare contatti fra cittadini cubani e statunitensi Sono
entrate in vigore le nuove misure del presidente americano, Barak Obama, annunciate
lo scorso aprile e tendenti a liberalizzare i contatti e i rapporti fra cittadini
cubani e statunitensi, in particolare tra parenti. Il servizio di Luis Badilla:
Le nuove
disposizioni di Washington sono state salutate con entusiasmo dai cubani e anche dagli
esuli negli Stati Uniti. Sull’entrata in vigore delle misure c’era stata in questi
mesi una forte polemica, poiché a Cuba si temeva che fosse solo un annuncio propagandistico
senza conseguenze concrete. Alcuni organi di stampa hanno addirittura parlato di "decisioni
cosmetiche", con riferimento al fatto che nulla sia stato detto, da parte della Casa
Bianca, per quanto riguarda l’ultradecennale blocco economico imposto all’isola. Lo
stesso presidente cubano, Raúl Castro, aveva affermato qualche giorno fa di trovare
inaccettabile il fatto di “chiedere dei gesti all’Avana quando le misure annunciate
con tanto rumore”, dopo cinque mesi, “non vengono ancora applicate”. Il leader cubano
aveva anche ribadito la disposizione al dialogo, senza però che “venga posta la questione
del sistema politico e sociale. Noi - aveva aggiunto - non chiediamo agli Stati Uniti
di cambiare sistema politico. Occorre rispettare le differenze”. Le nuove misure liberalizzano
i viaggi dei cubani residenti negli Usa e degli stessi statunitensi a Cuba, cosa assolutamente
inedita. Inoltre, non c’è più nessun limite sul numero dei viaggi, né sulla durata
del soggiorno. Fino a ieri, i pochi viaggi autorizzati erano possibili ogni tre anni
e per un massimo di 21 giorni. Un’altra misura riguarda la quantità di denaro che
si può portare in questi viaggi o che può essere spedita nell’isola. Nella cornice
di queste nuove disposizioni, si apre oggi un contenzioso importante: le decisioni
della Casa Bianca consentono alle corporation delle telecomunicazioni di provare ad
operare nell’isola caraibica, dove però la possibilità di avere cellulari personali
è molto recente: d’altra parte, lo Stato cubano, che nel mese di luglio aveva lanciato
offerte telefoniche nazionali e internazionali molto vantaggiose, difficilmente potrebbe
accettare questa concorrenza esterna poiché dal traffico telefonico ricava ogni anno
almeno 800 milioni di euro.
Espulso dallo Sri Lanka
il portavoce dell’Unicef a Colombo Lo Sri Lanka ha deciso di cancellare il
visto a James Elder, portavoce dell'Unicef a Colombo, chiedendogli di abbandonare
il Paese entro due settimane. Una decisione che ha generato disappunto nei vertici
della stessa Organizzazione dell'Onu per l'infanzia. La decisione sarebbe stata determinata
dalle ripetute critiche di Elder, cittadino australiano, alla condizione dei bambini
nei campi dei rifugiati Tamil nel nord del Paese. Un portavoce dell'Unicef a New York
ha manifestato rammarico per la vicenda che, ha assicurato, sarà portata all'attenzione
del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon.
Sarkozy in Brasile Accolto
dal collega Lula, il presidente francese Nicolas Sarkozy è giunto in Brasile per una
visita centrata sui temi economici, tra i quali la vendita degli aerei da guerra Rafale,
operazione per un valore pari tra i tre e i quattro miliari di euro. Sarkozy, che
sarà l'invitato d'onore alla Festa nazionale brasiliana in programma oggi, discuterà
con Lula di diversi accordi commerciali, anche se al centro dei colloqui ci saranno
proprio i 36 aerei polivalenti da combattimento per cui il Brasile aveva lanciato
un appalto nell'ottobre scorso. La Francia, ottavo partner commerciale e sesto Paese
straniero per quantità di investimenti in Brasile, ha aumentato gli scambi col Paese
sudamericano del 135% negli ultimi cinque anni.
Giappone Il futuro
primo ministro giapponese, Yukio Hatoyama, ha annunciato che il Giappone cercherà
di ridurre del 25% rispetto al livello del 1990 le sue emissioni di gas serra, in
un periodo da oggi al 2020. “Come obiettivo a medio termine, noi vediamo una riduzione
del 25% da qui al 2020 in rapporto al livello del 1990 nella speranza di fermare il
riscaldamento climatico”, ha dichiarato Hatoyama nel corso di una riunione internazionale
sul cambiamento climatico a Tokyo. (Panoramica internazionale a cura di Fausta
Speranza)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LIII no. 250
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