2009-09-07 15:53:04

Iran: 330 giornalisti chiedono il rilascio di tutti colleghi imprigionati


Oltre 330 giornalisti e altri operatori dell’informazione iraniani chiedono con una lettera aperta al nuovo procuratore generale di Teheran, Abbas Jafari-Dolatabadi, di rilasciare tutti i colleghi imprigionati, far riaprire le pubblicazioni messe al bando negli ultimi anni e consentire la ripresa delle attività dell'associazione della stampa, chiusa dalla Magistratura. L'appello, pubblicato oggi sul sito del maggiore partito riformista, Mosharekat, fa seguito alla rimozione, annunciata il 30 agosto scorso, di Said Mortazavi dalla carica di procuratore, che ha occupato per sei anni, durante i quali molti quotidiani e riviste sono stati chiusi e decine di giornalisti incarcerati. La sostituzione è stata decisa dal nuovo capo dell'apparato giudiziario, l'ayatollah Sadeq Larijani, che poi ha nominato Mortazavi vice procuratore generale dello Stato. Mortazavi ha avviato anche i procedimenti giudiziari contro centinaia di oppositori, tra cui diversi giornalisti, arrestati nelle proteste seguite alla rielezione di Mahmud Ahmadinejad alla presidenza. ''Negli anni recenti la procura di Teheran ha mostrato grande diffidenza e poca tolleranza per i media'', affermano i firmatari dell'appello, definendo questa una ''politica irresponsabile''. Tra coloro che hanno sottoscritto la lettera figurano alcuni giornalisti arrestati e poi rilasciati, come Jila Baniaqub, Emad Bahabar e Mahbubeh Abbas-Gholizadeh. (R.G.)







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