Sono entrate in vigore le nuove misure del presidente americano, Barak Obama, annunciate
lo scorso aprile e tendenti a liberalizzare i contatti e i rapporti fra cittadini
cubani e statunitensi, in particolare tra parenti. Il servizio di Luis Badilla: Le nuove disposizioni
di Washington sono state salutate con entusiasmo dai cubani e anche dagli esuli negli
Stati Uniti. Sull’entrata in vigore delle misure c’era stata in questi mesi una forte
polemica, poiché a Cuba si temeva che fosse solo un annuncio propagandistico senza
conseguenze concrete. Alcuni organi di stampa hanno addirittura parlato di "decisioni
cosmetiche", con riferimento al fatto che nulla sia stato detto, da parte della Casa
Bianca, per quanto riguarda l’ultradecennale blocco economico imposto all’isola. Lo
stesso presidente cubano, Raúl Castro, aveva affermato qualche giorno fa di trovare
inaccettabile il fatto di “chiedere dei gesti all’Avana quando le misure annunciate
con tanto rumore”, dopo cinque mesi, “non vengono ancora applicate”. Il leader cubano
aveva anche ribadito la disposizione al dialogo, senza però che “venga posta la questione
del sistema politico e sociale. Noi - aveva aggiunto - non chiediamo agli Stati Uniti
di cambiare sistema politico. Occorre rispettare le differenze”. Le nuove misure liberalizzano
i viaggi dei cubani residenti negli Usa e degli stessi statunitensi a Cuba, cosa assolutamente
inedita. Inoltre, non c’è più nessun limite sul numero dei viaggi, né sulla durata
del soggiorno. Fino a ieri, i pochi viaggi autorizzati erano possibili ogni tre anni
e per un massimo di 21 giorni. Un’altra misura riguarda la quantità di denaro che
si può portare in questi viaggi o che può essere spedita nell’isola. Nella cornice
di queste nuove disposizioni, si apre oggi un contenzioso importante: le decisioni
della Casa Bianca consentono alle corporation delle telecomunicazioni di provare ad
operare nell’isola caraibica, dove però la possibilità di avere cellulari personali
è molto recente: d’altra parte, lo Stato cubano, che nel mese di luglio aveva lanciato
offerte telefoniche nazionali e internazionali molto vantaggiose, difficilmente potrebbe
accettare questa concorrenza esterna poiché dal traffico telefonico ricava ogni anno
almeno 800 milioni di euro.