2009-09-07 15:51:38

Condannata una giornalista in Sudan per aver portato i pantaloni


Lubna Ahmed al Hussein, una giornalista di 34 anni, è stata giudicata colpevole di “abito indecente”per essersi permessa di indossare i jeans. La signora Hussein è stata condannata a pagare una multa di 200 dollari ma le sono state risparmiate le 40 frustate che il codice penale del suo Paese prevede per questo "crimine". Era stata arrestata a luglio con altre 12 donne mentre si trovava in un caffè della città, con indosso appunto i suoi pantaloni. Ma questa non è una questione di abito, ha detto la giornalista, quanto di principi. “Sono musulmana – ha detto – ma chiedo: in quale passaggio del Corano si dice che le donne non possano portare i calzoni?”. In un’intervista al quotidiano La Repubblica ha raccontato che dal 1991 sono state messe in prigione almeno 20mila donne in base alla stessa legge, l'articolo 152 del Codice, ma “nessuna di loro ne parla”. Davanti al Tribunale di Khartoum, durante l'udienza, si è radunata una manifestazione. Almeno 43 persone fra giornalisti e attivisti sono stati arrestati. Molte donne in pantaloni sono state portate via dalla polizia e, secondo i testimoni citati dall’International Herald Tribune, gli agenti avrebbero picchiato una donna prima di arrestarla. In molte parti del Sudan – in particolare nel nord del Paese, a maggioranza musulmana - è in vigore la legge islamica. (V.F.)







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