Indagini e polemiche sulle vittime del raid Isaf in Afghanistan. Voto: Karzai al 49%
Proseguono le polemiche dopo l'ennesima strage provocata da un bombardamento aereo
compiuto venerdì dall'Isaf, la Forza Internazionale a guida Nato nella provincia afghana
di Kunduz, nel nord del Paese. Il governatore della provincia di Kunduz, Mohammad
Omar, ha dichiarato oggi che il raid avrebbe provocato la morte di 54 persone, tra
cui 6 civili e un bambino. Mentre secondo un’inchiesta della Nato, riportata dal Washington
Post, sarebbero almeno 125 le vittime, tra queste oltre 20 civili. Ieri, l'agenzia
di stampa Pahjwok citando fonti locali, aveva parlato di 150 morti. Intanto, la Commissione
elettorale afghana ha reso noto, oggi, dopo lo scrutinio dei 2/3 dei voti delle presidenziali
del 29 agosto scorso, che il presidente uscente, Hamid Karzai, ha ottenuto il 48,6%
dei consensi. Il suo principale rivale, nonché ex-ministro degli esteri, Abdullah
Abdullah, sarebbe fermo invece al 31,7%. Aumenta dunque il margine di vantaggio di
Karzai sullo sfidante Abdullah: il presidente uscente ha guadagnato 1,3 punti percentuali
rispetto all'ultima comunicazione dei dati, quando era stato scrutinato il 60% dei
voti e si avvicina alla soglia del 50%, che gli permetterebbe di evitare il ballottaggio.