A Biella il XVII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa
“Che cosa impedisce al cuore dell’uomo di amare in libertà? Come vincere i fantasmi
che lo abitano e ne condizionano il volere? Che cos’è in radice il peccato e cosa
rende davvero libera o schiava la coscienza dell’uomo?". Queste le domande che saranno
poste al XVII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, che si
volgerà dal 9 al 12 settembre al monastero di Bose, in provincia di Biella. Il monastero
rappresenta la cornice ideale per approfondire il tema della lotta spirituale nella
tradizione ortodossa e per approfondire temi essenziali della vita spirituale, che
toccano le attese dell’uomo di oggi e le tradizioni stesse dell’Oriente e Occidente,
dal momento che il monastero è una comunità religiosa formata da monaci di entrambi
i sessi, provenienti da differenti Chiese cristiane e che fin dalla fondazione ha
promosso fra loro un intenso dialogo. Ad evidenziare l’importanza del convegno, la
composizione delle delegazioni ufficiali delle Chiese di Oriente e di Occidente. Ad
aprire i lavori il priore di Bose, Enzo Bianchi, e il metropolita di Minsk, Filarete,
esarca patriarcale di Bielorussia, che discuteranno dei fondamenti biblici e teologici
della lotta spirituale. A concludere il convegno saranno i temi della valenza ecumenica
di tale lotta e il suo significato per l’uomo contemporaneo. (G.C.)