2009-09-05 15:17:31

G20 di Londra: accordo anticrisi. Disoccupazione record negli Usa e in Europa


Giornata conclusiva a Londra del G20 finanziario. I leader mondiali si sono ritrovati sull’invito a non diminuire la spesa pubblica, fino a quando la ripresa non si sarà consolidata a livello globale. Accordo quasi raggiunto anche sui bonus ai banchieri. Il summit chiude una settimana contrastata con ulteriori segnali di crescita dell’economia, ma anche del tasso di disoccupazione in Europa e Stati Uniti. Il servizio di Marco Guerra: RealAudioMP3

È troppo presto per ridurre gli stimoli fiscali e monetari dei governi che sostengono la domanda. La linea emersa nei giorni scorsi è stata messa nero su bianco nella bozza del comunicato finale del G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali. Gli esponenti delle 20 economie più potenti del mondo, riuniti a Londra, avrebbero anche trovato un'intesa per fissare alcuni standard globali cui dovrebbero attenersi le paghe dei banchieri - compreso un sistema di "malus" in caso di cattivo andamento aziendale - ma non sulla creazione di un tetto ai salari. Secondo la bozza del documento finale, spetterà al Financial Stability Board - presieduto dal governatore di Banca d'Italia, Mario Draghi - mettere a punto tali principi. Queste posizioni erano già state espresse ieri dal presidente Fondo monetario internazionale, Strauss-Khan, e dai ministri dei Paesi Bric, Brasile, Russia, Cina, India. D’altra parte, in questa settimana le indicazioni sulla ripresa dell’economia sono andate di pari passo con la pubblicazione di allarmanti dati sulla crescita della disoccupazione in Europa e negli Stati Uniti. Fondo monetario e Ocse hanno infatti visto al rialzo le stime di crescita, ma sul fronte delle economia reale si continua a registrare una emorragia di posti di lavoro che negli Usa ha fatto salire il tasso di disoccupazione al 9,7%, il peggiore dall’1983. In Eurolandia, si è invece arrivati ai massimi da oltre un decennio con un indice del 9,5%.
 
Gabon
Hanno provocato due vittime i disordini in corso in Gabon, dopo il contestato annuncio della vittoria alle presidenziali di Ali Bongo, figlio del defunto ex presidente Omar Bongo. I sanguinosi incidenti sono avvenuti a Port-Gentil, la seconda maggiore città dell'ex-colonia francese africana. Nel mirino dei manifestanti, che denunciano brogli, sono anche simboli francesi e in particolare le strutture della compagnia petrolifera Total. Stamani, il ministro degli Esteri della Francia, Bernard Kouchner, ha ordinato l’evacuazione di tutti i cittadini francesi residenti in Gabon. Il clima è reso incendiario da appelli dell'opposizione, che invita alla “resistenza” contro l'elezione di Ali Bongo, confermata ieri dalla Corte costituzionale. L'Unione Africana ha invece invitato la popolazione “a dare prova della più grande moderazione”.

Incontro Ahmadinejad- Chavez
In visita da ieri in Iran, il presidente venezuelano, Hugo Chavez, ha preso le parti della Repubblica islamica e del suo controverso programma nucleare, che secondo l'ospite sudamericano costituisce un vero e proprio “diritto sovrano” per il regime di Teheran. “Noi solidarizziamo con l'Iran - ha dichiarato il leader di Caracas - e siamo certi che l'Iran, come già ha dimostrato, non arretrerà nei propri sforzi per ottenere ciò che corrisponde a un diritto sovrano del popolo: disporre di tutte le attrezzature e le strutture per utilizzare l'energia atomica a fini pacifici”. Nel previsto incontro di oggi con il presidente iraniano, Ahmadinejad, i due leader - entrambi netti avversari degli Stati Uniti nella richiesta di una riforma del Consiglio di Sicurezza dell'Onu - discuteranno un ulteriore ampliamento della cooperazione e un piano bilaterale per i prossimi 10 anni.

Afghanistan
Giornata di lutto nel nord dell'Afghanistan, dopo l'ennesima strage provocata da un bombardamento aereo dell'Isaf, che secondo l’ultimo bilancio ancora provvisorio avrebbe provocato la morte di 150 persone: molti civili sarebbero tra le vittime. L’Onu ha assicurato che “sarà fatta presto chiarezza sull’accaduto”, ma il governo tedesco difende il raid e ribatte: "Tra le vittime solo talebani, nessun civile". Intanto, oggi sul terreno ancora violenza mentre sul fronte interno la Commissione elettorale annuncia il rinvio dei risultati elettorali parziali previsto per oggi. Il servizio di Cecilia Seppia: RealAudioMP3

Tensione e rabbia in Afghanistan, a 24 ore dal bombardamento dell’Isaf nella provincia di Kunduz, che ha provocato la morte di almeno 90 persone, tra civili e ribelli secondo quanto riferito da un portavoce del governo, 150 invece secondo altre fonti. Dopo la condanna unanime della comunità internazionale e lo sdegno del presidente afghano, Hamid Karzai, che ha definito inaccettabile il coinvolgimento di civili innocenti durante operazioni militari, per cercare di placare gli animi l’Onu ha promesso di aprire un’indagine che faccia luce sull’accaduto e consenta di denunciare i responsabili. Inchieste incrociate sono già in corso da parte dalle autorità afghane, dello stesso comando alleato e persino della missione Isaf, ma Berlino, continua a giustificare l’attacco aereo, richiesto proprio dai soldati tedeschi che hanno il controllo della zona e ribadisce: tra le vittime non c'è nessun civile. Il ministro degli esteri francese, Kouchner, ha definito stamani un grosso errore l'operazione militare e ha affermato la necessità di indagare con rigore. Oggi, intanto, nuovi attentati, l’ultimo dei quali sempre a Kunduz, durante il quale tre soldati tedeschi sono rimasti gravemente feriti per una bomba esplosa al passaggio del veicolo su cui viaggiavano. L’attacco è stato rivendicato dai talebani.

Yemen
Nuova fiammata di violenze la notte scorsa tra i ribelli sciiti e le truppe governative nel nord dello Yemen, nella provincia di Sadaa, roccaforte dei miliziani. Secondo fonti militari, i combattimenti hanno causato “decine” di vittime in entrambi gli schieramenti. Il governo del Paese arabo a maggioranza sunnita ha lanciato un’offensiva contro i ribelli l'11 agosto scorso, dopo che gli sciiti avevano respinto un'offerta di tregua.

Macedonia
Drammatico incidente nel lago di Ocride, in Macedonia, dove un battello turistico è affondato provocando la morte di almeno dieci persone. Lo ha annunciato il governo di Skopie. L'imbarcazione trasportava prevalentemente turisti bulgari.

Influenza A
Sono nove i morti in Europa a causa del virus AH1N1, registrati nelle ultime ore. Lo hanno riferito i Centri europei per il controllo e la prevenzione delle malattie nel loro aggiornamento di ieri. Sale così a 120 il numero complessivo delle vittime, dopo cinque decessi in Gran Bretagna, due in Spagna, uno in Grecia e uno - il primo - in Italia. A Napoli, peraltro, si registrano altri due casi sospetti tenuti sotto stretto controllo dei medici. Quasi 400 i contagi in tutto il Vecchio continente. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)  
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 248
 
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