2009-09-04 15:10:19

Medici senza Frontiere denuncia l’escalation di violenza nel Sud Sudan


Le ondate di violenza non sembrano abbandonare il Sud del Sudan. E’ quanto si è appreso dall’organizzazione umanitaria di Medici Senza Frontiere che hanno denunciato - secondo l'agenzia Sir - i forti attacchi che continuano a flagellare questa parte del Sudan e che lo scorso 29 agosto, nella contea di Twic East, nello stato di Jonglei, hanno causato la morte di 42 persone, tra cui numerose donne e bambini. “ Quest’anno - spiega Jonathan Whittall, capo missione di Msf in Sud Sudan - si è verificata una pesante escalation di violenza a motivo degli attacchi sferrati dai gruppi armati dell’Lra (Lord’s Resistance Army) negli stati Equatoriali, che hanno costretto 65 mila civili ad abbandonare le proprie abitazioni, causando la morte e il rapimento di centinaia i persone”. In un clima che terrorizza la popolazione, Medici Senza Frontiere sottolinea il bisogno urgente di aiuti umanitari, tra cui cibo e ripari. L’organizzazione da parte sua ha già provveduto a donare forniture mediche ad un centro di salute di Paniangor ed è impegnato a distribuire cibo d’emergenza per 4.500 bambini di età inferiore ai 5 anni, tentando così di arginare il pesante problema della malnutrizione da cui è afflitta già da tempo la popolazione. (G.C.)







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