2009-09-04 13:18:13

Cento anni fa nasceva il cardinale Willebrands, protagonista dell'ecumenismo


Cento anni fa, il 4 settembre 1909, nasceva a Bovenkarspel, nei Paesi Bassi, il cardinale Johannes Willebrands, uno dei grandi protagonisti dell’ecumenismo. Ce ne parla Sergio Centofanti.RealAudioMP3

Un “pastore infaticabile al servizio del Popolo di Dio e dell’unità della Chiesa” che ha dato “un nuovo slancio al dialogo ecumenico”: è quanto ha affermato Benedetto XVI il 2 agosto 2006, nel giorno della morte del cardinale Willebrands. Il porporato, arcivescovo di Utrecht e primate d’Olanda, ha dedicato tutta la sua vita alla promozione dell’unità dei cristiani: per 20 anni, dal 1969 al 1989, è stato alla guida del dicastero vaticano impegnato sul fronte ecumenico, lasciandosi ispirare dal suo motto episcopale: “fare la verità nella carità”. Celebri le sue iniziative di dialogo con gli ortodossi, gli anglicani e i luterani. Decisivo il suo impegno durante il Concilio Vaticano II. Ascoltiamo in proposito l’attuale presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, il cardinale Walter Kasper, al microfono di Philippa Hitchen:

 
R. – Penso che il cardinale Willebrands sia stata una grande personalità: ha cominciato ad operare per l’unità immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando l’ecumenismo non era ancora riconosciuto. Durante il Concilio Vaticano II ha lavorato come segretario dell’allora Segretariato per l’unità dei cristiani. Ha fatto molto per il Decreto per l’unità dei cristiani e anche per la Dichiarazione Nostra Aetate, in particolare riguardo agli ebrei - aspetto difficilissimo durante il Concilio – ed anche per la Dichiarazione sulla libertà religiosa e il testo della Costituzione dogmatica sulla Parola di Dio. Tutto questo è stato un grande lavoro. Lui ha saputo parlare con tutti gli osservatori, i fratelli delle altre Chiese. Si sono incontrati ogni settimana e hanno dato un grande contributo al Concilio. Ecco, era un uomo con una grande visione, ma, d’altra parte, anche molto prudente. Alla fine è riuscito ad ottenere l’approvazione della stragrande maggioranza dei Padri del Concilio. E noi quindi siamo molto riconoscenti per il suo lavoro.

 
Ma riascoltiamo la voce del cardinale Willebrands in una intervista rilasciata al programma tedesco della Radio Vaticana nel 1989:

 
"Die liebe, die Christus von Petrus gefragt hat…
L’amore che Cristo ha chiesto a Pietro, non è circoscritto ad un gruppo, nemmeno alla Chiesa cattolica: tutti sono sue pecorelle. E per questo, l’amore è rivolto a tutti i cristiani, e questo amore chiede prima di tutto l’unità, perché è una grande sofferenza quando una famiglia è divisa. In questo spirito io ho inteso il mio nuovo compito e l’ho svolto con tutto il cuore e con tutte le forze – spirituali e materiali – che Dio mi ha dato; il Signore mi ha benedetto e Gli sono profondamente riconoscente per essersi servito così a lungo della mia opera per la Sua Chiesa”.







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