Il Papa alla proiezione del film su Sant’Agostino: la Verità è più forte di qualunque
ostacolo
Un viaggio spirituale per scoprire che la Verità è più forte di ogni sconvolgimento
umano: così, Benedetto XVI ha definito il film su Sant’Agostino, proiettato ieri pomeriggio
nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Al termine della
proiezione - una sintesi del film, in lingua tedesca - il Papa, che come è noto è
particolarmente legato alla figura di Sant’Agostino, ha ringraziato la Rai, la Lux
Vide e la tv bavarese Bayerischer Rundfunk, principali produttori del film,
e il cast degli attori presenti in Vaticano per l’anteprima. Il servizio di Alessandro
Gisotti:
Clip del
film La vita di Sant’Agostino dalle dissolutezze della gioventù all’incontro
con Cristo che cambiò la sua vita per sempre. Il legame straordinario con la madre
Monica, il grande teologo, il vescovo di Ippona, l’uomo che ha lasciato un segno indelebile
nella storia della filosofia. Missione pressoché impossibile sintetizzare la vita
di un gigante della fede come l’autore delle Confessioni in tre ore di pellicola.
Ma il Papa “agostiniano” ha apprezzato il senso dell’opera che, ha sottolineato alla
fine della proiezione, rappresenta “un viaggio spirituale molto distante da noi e
tuttavia molto vicino a noi, perché il dramma umano è sempre lo stesso”. “Abbiamo
visto come, in un contesto per noi molto lontano, si rappresenta tutta la realtà della
vita umana, con tutti i problemi, le tristezze, gli insuccessi, come pure il fatto
che, alla fine, la Verità è più forte di qualunque ostacolo e trova l'uomo. Questa
è la grande speranza che rimane alla fine: noi non possiamo trovare da soli la Verità,
ma la Verità, che è Persona, ci trova”. Esternamente, ha constato il
Pontefice, “la vita di Sant'Agostino sembra finire in modo tragico: il mondo per
il quale e nel quale è vissuto finisce, viene distrutto”:
“Ma come
è stato qui affermato, il suo messaggio è rimasto e, anche nei cambiamenti del mondo,
esso perdura, perché viene dalla Verità e guida alla Carità, che è la nostra comune
destinazione”. Il Papa non ha mancato di ricordare che proprio una
sua osservazione casuale fatta tre anni fa, durante un’intervista alla Radio Vaticana,
il 5 agosto del 2006, peraltro nella stessa Sala dove è stato proiettato il film,
ha dato inizio al cammino che ha portato a questa “grandiosa rappresentazione”. “Fare
un film su Agostino”, era stato l’invito del Papa, e “dimostrare che non ci sono solo
brutte situazioni attorno a cui girano tanti nostri film, ma ci sono figure meravigliose
della storia, che non sono affatto noiose, ma sono molto attuali”. E quasi riprendendo
idealmente queste parole, Benedetto XVI ha espresso ieri l’auspicio che quanti vedranno
il film, in programma sugli schermi della Rai in autunno, possano essere trovati dalla
Verità e trovare la Carità.
Gli indirizzi d’omaggio al Papa sono stati
rivolti dal direttore della televisione bavarese, Bayerischer Rundfunk, Gerhard Fuchs,
dal direttore generale della Rai, Mauro Masi, e dal presidente onorario della Lux
Vide, Ettore Bernabei.