2009-09-03 12:51:58

Il Papa alla proiezione del film su Sant’Agostino: la Verità è più forte di qualunque ostacolo


Un viaggio spirituale per scoprire che la Verità è più forte di ogni sconvolgimento umano: così, Benedetto XVI ha definito il film su Sant’Agostino, proiettato ieri pomeriggio nella Sala degli Svizzeri del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Al termine della proiezione - una sintesi del film, in lingua tedesca - il Papa, che come è noto è particolarmente legato alla figura di Sant’Agostino, ha ringraziato la Rai, la Lux Vide e la tv bavarese Bayerischer Rundfunk, principali produttori del film, e il cast degli attori presenti in Vaticano per l’anteprima. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Clip del film 
La vita di Sant’Agostino dalle dissolutezze della gioventù all’incontro con Cristo che cambiò la sua vita per sempre. Il legame straordinario con la madre Monica, il grande teologo, il vescovo di Ippona, l’uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della filosofia. Missione pressoché impossibile sintetizzare la vita di un gigante della fede come l’autore delle Confessioni in tre ore di pellicola. Ma il Papa “agostiniano” ha apprezzato il senso dell’opera che, ha sottolineato alla fine della proiezione, rappresenta “un viaggio spirituale molto distante da noi e tuttavia molto vicino a noi, perché il dramma umano è sempre lo stesso”. 
“Abbiamo visto come, in un contesto per noi molto lontano, si rappresenta tutta la realtà della vita umana, con tutti i problemi, le tristezze, gli insuccessi, come pure il fatto che, alla fine, la Verità è più forte di qualunque ostacolo e trova l'uomo. Questa è la grande speranza che rimane alla fine: noi non possiamo trovare da soli la Verità, ma la Verità, che è Persona, ci trova”. 
Esternamente, ha constato il Pontefice, “la vita di Sant'Agostino sembra finire in modo tragico: il mondo per il quale e nel quale è vissuto finisce, viene distrutto”:

“Ma come è stato qui affermato, il suo messaggio è rimasto e, anche nei cambiamenti del mondo, esso perdura, perché viene dalla Verità e guida alla Carità, che è la nostra comune destinazione”. 
Il Papa non ha mancato di ricordare che proprio una sua osservazione casuale fatta tre anni fa, durante un’intervista alla Radio Vaticana, il 5 agosto del 2006, peraltro nella stessa Sala dove è stato proiettato il film, ha dato inizio al cammino che ha portato a questa “grandiosa rappresentazione”. “Fare un film su Agostino”, era stato l’invito del Papa, e “dimostrare che non ci sono solo brutte situazioni attorno a cui girano tanti nostri film, ma ci sono figure meravigliose della storia, che non sono affatto noiose, ma sono molto attuali”. E quasi riprendendo idealmente queste parole, Benedetto XVI ha espresso ieri l’auspicio che quanti vedranno il film, in programma sugli schermi della Rai in autunno, possano essere trovati dalla Verità e trovare la Carità.

Gli indirizzi d’omaggio al Papa sono stati rivolti dal direttore della televisione bavarese, Bayerischer Rundfunk, Gerhard Fuchs, dal direttore generale della Rai, Mauro Masi, e dal presidente onorario della Lux Vide, Ettore Bernabei.







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