2009-09-03 15:41:03

Elezioni anticipate in Grecia


Le elezioni anticipate in Grecia si terranno il prossimo 4 ottobre. Lo ha annunciato il primo ministro Costas Karamanlis, che già ieri aveva manifestato l'intenzione di sciogliere le Camere puntando ad un nuovo mandato per risolvere la crisi economica del Paese. Nella tarda mattinata di oggi l’incontro con il presidente Karolos Papoulias per chiedere lo scioglimento del Parlamento lunedì prossimo. A Giulio Gelibter, giornalista dell’Ansa ad Atene, Stefano Leszczynski ha chiesto come si sia sviluppata la crisi di governo:RealAudioMP3  
R. – L’opposizione chiede da mesi nuove elezioni. Fino a questo momento, però, Karamanlis aveva resistito e aveva sempre negato l’ipotesi di elezioni anticipate. Negli ultimi giorni si parlava dell’ipotesi di un rimpasto per evitare le elezioni. Alla fine, però, ha vinto la decisione di andare alle urne probabilmente perché, dato che i sondaggi sono sempre più favorevoli al partito socialista Pasok, sarebbe il danno minore.
 
D. – Il principale rimprovero a Karamanlis è di non essere riuscito ad attuare delle misure efficaci contro la crisi economica...
 
R. – Effettivamente non ha promosso delle grandi riforme, anche se ha messo in atto un pacchetto anticrisi – come nel resto dei Paesi europei – in misura forse minore date le dimensioni dell’economia greca. Nello stesso discorso di ieri ha però detto: “Andiamo alle elezioni perché bisogna fare delle riforme strutturali”. Riforme che tra l’altro gli vengono chieste anche dall’Unione Europea, alla quale la Grecia sta chiedendo adesso di avere più tempo – fino al 2012 invece del 2010 – per portare il deficit del bilancio sotto il tre per cento.
 
D. – I recenti attentati, in particolare quello avvenuto nei giorni scorsi di fronte alla Borsa, hanno influenzato questa crisi politica o sono eventi del tutto indipendenti?
 
R. – Dubito che gli attentati abbiano avuto un’influenza sulla decisione che stava probabilmente maturando da tempo. La situazione e l’insicurezza provocata dall’aumento della criminalità – dovuta in parte all’immigrazione clandestina – e l’insicurezza legata al terrorismo sono invece elementi di erosione del consenso del governo Karamanlis.
 
D. – Lui si ripresenta comunque con l’obiettivo di tornare al governo?
 
R. – Sì, sicuramente. Nel discorso di ieri ha già chiesto un nuovo mandato per portare avanti le riforme. Secondo i sondaggi non ha nessuna possibilità di essere rieletto perché danno oggi il sei per cento di scarto al Pasok. Ricordiamo che vinse le elezioni europee con il 4,4 per cento di scarto. C’è quindi una progressione a favore del Pasok.







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