“Ravviva il dono che è in te” è il tema del VI Simposio del clero del Portogallo che
si è aperto ieri a Fatima. Il Simposio che decorre ogni tre anni, si inserisce volutamente
nello spirito dell’Anno sacerdotale convocato da Benedetto XVI nel rispondere alle
istanze di rinnovamento della vita ministeriale e vocazionale attraverso la richiesta
di una formazione permanente del clero. Di quest’ultimo aspetto padre Jorge Madureira
, segretario della Commissione episcopale per le vocazioni, ha affermato durante l’incontro,
che “ essa è un dovere del sacerdote nei confronti della sua persona e della sua missione“.
Parlando poi della situazione delle vocazioni ha detto che “non è vero che il calo
delle vocazioni è globale, dal momento che a livello mondiale c’è un aumento numerico
e in alcuni Paesi la crescita è addirittura esuberante”. Al centro dell’apertura del
Simposio sono state le conferenze di padre Anselm Grun, dell’ abbazia benedettina
di Munsterschwarzach, in Germania. Tra i conferenzieri di oggi, il padre gesuita Rocha
e Melo, il patriarca di Lisbona, il cardinale Josè da Cruz Policarpo, e padre Josè
Tolentino Mendonca, della facoltà di teologia dell’Università cattolica di Lisbona.
Nella giornata di domani, protagonista dell’incontro, sarà padre Amedeo Cencini, procuratore
generale dei Figli della carità (Canossiani) e consultore della Congregazione per
gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. A concludere domani
il simposio sarà il cardinale Claudio Hummes, prefetto della Congregazione per il
clero. Il tema “Ravviva il dono che è in te” nell’ispirarsi ad una frase di San Paolo
a Timoteo, al quale chiede di vivificare il dono di Dio che è presente il lui, desidera
sollecitare i sacerdoti in Portogallo ad aderire pienamente alla stessa logica di
rigenerazione e approfondimento del proprio mandato sacerdotale. ( G.C.)