Oltre 20 morti in Afghanistan per un attentato kamikaze
È di almeno 23 morti il bilancio, ancora parziale, dell'attentato compiuto oggi da
un kamikaze nell'Afghanistan orientale. Nell'attacco, hanno perso la vita anche Abdullah
Laghmani, numero due dell'intelligence afghana, e i leader del Consiglio e
della Giunta provinciale. Il kamikaze si è fatto esplodere nei pressi di una moschea.
Un portavoce dei talebani ha rivendicato l'attacco suicida.
In Pakistan
attentato al ministro per gli Affari religiosi Il ministro pakistano per gli
Affari religiosi è stato ferito in un attentato. Lo riferisce la televisione pakistana
Geo News. Nel fatto una persona sarebbe rimasta uccisa. Hamid Saeed Kazmi, ministro
del governo federale per gli Affari religiosi, si trovava nel suo veicolo a Islamabad
nei pressi del Melody Market quando alcuni attentatori hanno esploso colpi di arma
da fuoco contro la sua auto e quella della scorta.
La Germania chiede un
riesame della questione nucleare iraniana La Germania preme per un “nuovo approccio”
nei confronti del programma nucleare iraniano e ospita oggi una riunione dei direttori
politici dei cinque membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu per fare il punto della
situazione di Teheran, anche alla luce del nuovo rapporto elaborato dall'Agenzia atomica
internazionale (Aiea). I direttori politici del 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia,
Gran Bretagna più la Germania) si incontrano oggi a porte chiuse a Francoforte. Secondo
quanto annunciato dall'agenzia la settimana scorsa, l'Iran ha rallentato la sua produzione
di uranio debolmente arricchito e ha permesso agli ispettori dell'Onu di accedere
al reattore di ricerca di Arak: una richiesta, questa, che le Nazioni Unite avanzavano
da tempo.
Dopo mesi, incontro a livello ministeriale tra Israele e Anp Primo
incontro ministeriale da mesi, oggi a Gerusalemme, fra Israele e Autorità nazionale
palestinese (Anp). Protagonisti il vicepremier e ministro per lo Sviluppo regionale
israeliano, Shalom, e il ministro dell'Economia palestinese, Khoury, ritrovatisi in
una saletta dell'Hotel King David per discutere di cooperazione economica e di alcune
concrete questioni amministrative. Si è parlato di facilitazioni all'ingresso in Israele
di uomini d'affari palestinesi e del progetto di creazione di parchi industriali congiunti.
L'iniziativa s'iscrive nella strategia di Netanyahu di puntare per ora più che altro
sulla cosiddetta "pace economica" con i palestinesi, sullo sfondo di una situazione
di parziale miglioramento degli indicatori della Cisgiordania, la parte di territorio
palestinese controllata dall'Anp del presidente moderato Abu Mazen (Mahmud Abbas).
Uccisi
in India 5 presunti terroristi infiltrati dal Pakistan Le forze di sicurezza
indiane hanno localizzato e ucciso oggi cinque uomini armati che si erano infiltrati
nel Kashmir dal Pakistan. Lo riferisce l'agenzia di stampa indiana Ians. Il gruppo
era stato localizzato nel settore di Gurez lungo la Linea di Controllo (LoC) che divide
il Kashmir fra India e Pakistan. “Il gruppo di terroristi - ha detto al riguardo il
portavoce della Difesa, il colonnello Uma Maheshwar - non ha risposto all'alt e anzi
ha sparato sui soldati. Nell'aspro scontro a fuoco - ha aggiunto l'ufficiale - cinque
guerriglieri sono stati uccisi”.
L’India conferma il tasso di crescita economica
al 6% nonostante la crisi L’India resiste alla crisi mondiale: lo ha sottolineato
ieri il premier Singh, inaugurando la riunione plenaria della Commissione di pianificazione
economica. Ce ne parla, da New Delhi, Maria Grazia Coggiola:
La recessione
mondiale non sembra aver colpito duramente l’India, dove il tasso di crescita previsto
per quest’anno si mantiene al di sopra del 6%. Negli ultimi tre mesi, dopo le elezioni
che hanno riconfermato al potere il premier ed economista Manmohan Singh,
la ripresa si è messa lentamente in moto, soprattutto grazie ad una forte domanda
proveniente dal mercato interno. Ma a preoccupare ora è la siccità dovuta alle scarse
piogge monsoniche estive che ha colpito il 40% delle coltivazioni. L’agricoltura è
l’unica fonte di sostentamento per il 60% della popolazione indiana. Lo stesso Singh,
parlando ieri alla prima riunione della Commissione del piano, ha però rassicurato
che il Paese ha immagazzinato sufficienti scorte alimentari e che quindi non ci sarebbe
il rischio di carestie. Non bisogna essere eccessivamente pessimisti, ha detto Singh,
secondo il quale nei prossimi due anni l’India ritornerà ai livelli di crescita prefissati.
Secondo gli economisti indiani, il prossimo anno l’espansione dovrebbe salire all’8%,
mentre nell’anno fiscale 2011/2012 si prevede un tasso di crescita del 9%, che è quello
del quale il gigante asiatico ha bisogno per uscire dal sottosviluppo.
Cena
alla Casa Bianca con esponenti dell’Islam Il presidente americano, Barack Obama,
ha offerto ieri sera una cena alla Casa Bianca ad alcuni esponenti della comunità
musulmana in occasione dell'iftar, il pasto che chiude il digiuno del Ramadan,
e ha elogiato il mondo islamico che ha definito parte integrante degli Stati Uniti.
“Per più di un miliardo di musulmani, il Ramadan è un periodo di devozione e di intensa
riflessione”, ha detto il presidente accogliendo i suoi ospiti in una sala di ricevimento
della Casa Bianca. “L'iftar di questa sera è un rito che si compie in occasione
del Ramadan nelle cucine e nelle moschee dei 50 Stati americani”, ha sottolineato
Obama. “L'Islam - ha proseguito - fa parte degli Stati Uniti. Come il popolo americano
nel suo insieme, la comunità musulmana americana è molto dinamica e diversificata”.
“In questa occasione - ha concluso il capo della Casa Bianca - noi celebriamo il mese
sacro del Ramadan e celebriamo anche quanto i musulmani hanno arricchito gli Stati
Uniti e la loro cultura”.
Presto il ritiro dell’Armenia dal Nagorno-Karabach L'Armenia
ritirerà le proprie truppe dall'enclave cristiana del Nagorno-Karabach, prima che
i protocolli di riconciliazione concordati con Ankara vengano approvati dai rispettivi
parlamenti. Lo rivela oggi, con un titolo cubitale in rosso in prima pagina, il diffuso
quotidiano turco Yeni Safak, sostenendo che il ritiro delle truppe armene non è una
condizione imposta da Ankara bensì una iniziativa unilaterale di Ierevan. Il quotidiano
filo-governativo, che sostiene di essere venuto in possesso del testo completo di
quello che definisce “lo storico accordo” fra Turchia ed Armenia - comprese clausole
segrete - ricorda che prima che Ierevan ed Ankara raggiungessero l'intesa, il premier
turco Tayyip Erdogan aveva dato assicurazioni al governo di Baku che l'Armenia avrebbe
ritirato le proprie truppe dal Nagorno-Karabah. Proprio ieri, commentando l'accordo
raggiunto il giorno prima dai suoi vicini per l'avvio di rapporti diplomatici e l'apertura
delle frontiere, il governo di Baku aveva espresso le proprie perplessità in merito
ed il portavoce del ministero degli Esteri azero, Elkhan Polukhov, aveva detto senza
mezzi termini che “aprire le frontiere senza prima risolvere la questione del Nagorno-Karabach
sarebbe contrario agli interessi dell'Azerbaigian”.
Ue. Junker: prudenza,
ma la crisi fa meno paura “Il peggio è passato”: lo ha detto il presidente
dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, riferendosi alla situazione economica europea
su cui oggi i ministri finanziari dell'Ue fanno il punto dopo la pausa estiva. Ci
sono dati che “confermano che stiamo superando la crisì – ha detto - ma serve prudenza,
perchè ci sono ancora problemi sul fronte della disoccupazione, dei conti pubblici
e nel circuito del credito”. Lo stesso Juncker, poi, si è schierato con Parigi che
chiede una stretta a livello mondiale sui bonus dei manager bancari e avanzerà una
proposta in tal senso al prossimo G20 di Pittsburgh.
La Commissione Europea
risponde a Berlusconi I portavoce della Commissione Europea “sono i microfoni
che diffondono la voce del livello politico” di Bruxelles. Lo ha detto Johannes Laitenberger,
portavoce del presidente della Commissione Ue, Josè Barroso. Il presidente del Consiglio
italiano Silvio Berlusconi aveva chiesto ieri che a parlare sia solo il presidente
della Commissione, minacciando altrimenti veti a livello Ue e la richiesta di dimissioni
di tutti i commissari. Laitenberger ha ribadito la collegialità dell'esecutivo europeo
ed ha poi sottolineato come Barroso sia un “sostenitore intransigente” delle prerogative
delle istituzioni europee. La Commissione Europea, ha proseguito, lavora con i mass
media in modo “trasparente e aperto”. È un “diritto-dovere”, ha aggiunto Laitenberger,
che deriva da quanto previsto nei trattati.
Ordigni artigianali ad Atene
e Salonicco: una donna ferita Due bombe artigianali di media potenza sono esplose
stamane ad Atene, dove una donna è rimasta leggermente ferita, e nella città settentrionale
di Salonicco dove il premier, Costas Karamanlis, inaugurerà nei prossimi giorni la
Fiera internazionale. Gli attentati, preannunciati in telefonate ai media, non sono
stati ancora rivendicati, ma le loro modalità li rendono attribuibili ad una delle
organizzazioni armate rivoluzionarie anarco-marxiste attive nel Paese.
Il
presidente della Moldavia pronto alle dimissioni Il presidente moldovo uscente,
Vladimir Voronin, si è detto pronto a dimettersi e a rimanere membro del parlamento:
lo riferisce l'agenzia Interfax, citando fonti interne al plenum del partito
comunista dove Voronin avrebbe annunciato la sua intenzione, che dovrebbe essere ufficializzata
la prossima settimana. La notizia è stata diffusa anche dall'agenzia Ria Novosti.
Il nuovo parlamento emerso dalle ultime elezioni vede in maggioranza una nuova coalizione
liberale filo-occidentale, che tuttavia non ha i numeri per l'elezione del nuovo presidente.
Le dimissioni di Voronin, secondo alcuni esperti, significano che il partito comunista
ha scelto di stare all'opposizione e di non votare per la nomina del suo successore,
preparandosi così a nuove elezioni parlamentari.
Georgia La polizia
georgiana ha reso noto di essere alla ricerca di una guardia di frontiera che si sospetta
sia responsabile dell'uccisione di tre suoi colleghi, ritrovati stamani morti crivellati
di colpi, asserendo che l'episodio non è da attribuire a un incidente di frontiera.
Da Tbilisi, si è successivamente appreso che l'incidente è avvenuto alla frontiera
della Georgia con la Turchia e non con l'Armenia, come si era pensato in un primo
momento. Le tre guardie di frontiera georgiane sono state trovate uccise a colpi d'arma
da fuoco nel villaggio di Adigeni, a ridosso del confine dell'ex Rrepubblica sovietica
con la Turchia. Per la caccia all'uomo la zona è stata isolata dalla polizia.
15
migranti su gommone sbarcati in Sicilia Sbarco la notte scorsa di migranti
nella costa sud della Sicilia: sono arrivati in 15, secondo il racconto degli stessi
migranti, ma solo nove sono stati rintracciati. Intanto, le motovedette maltesi hanno
salvato 96 persone, tra le quali numerose donne e bambini, che erano a bordo di un
gommone alla deriva nel Canale di Sicilia. L'imbarcazione, che ieri aveva lanciato
l'Sos con un satellitare e che stava per affondare, è stata localizzata a 75 miglia
a sudest di Lampedusa, in acque di competenza maltesi. Altre imbarcazioni sarebbero
in difficoltà nel Canale di Sicilia, sulla base di numerose chiamate fatte con satellitari.
Le condizioni meteo nella zona sono in netto peggioramento, con mare Forza 5.
Terremoto
in Indonesia È di almeno sei morti e cinquemila persone evacuate il bilancio
parziale del forte sisma che ha colpito oggi l'Indonesia. Lo annunciano le autorità
locali. L'epicentro del terremoto è stato localizzato vicino all'isola di Java. L'istituto
geofisico statunitense (Usgs) ha diramato un allarme tsunami. L'osservatorio
tsunami del Pacifico (Noaa) ha diramato un allarme valido in tutta l'Indonesia, precisando
che l'allerta riguarda circa 100 chilometri lungo la costa nei pressi dell'epicentro
del sisma. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 245 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.