Si è spento in India padre Augusto Colombo, apostolo dei "fuori casta"
E’ morto questa notte in India padre Augusto Colombo, uno dei personaggi più rappresentativi
della Chiesa indiana nella difesa e promozione dei “fuori casta” (paria o dalit).
Nato a Cantù (Como) nel 1927, come sacerdote del Pime è partito per l’India nel 1952,
destinato allo stato di Andhra Pradesh dove l’Istituto lavora dal 1855. Erano gli
anni in cui i paria prendevano coscienza della loro emarginazione e si volgevano al
buddhismo e al cristianesimo. Augusto è stato uno dei fondatori della diocesi di Khammam
(1988) con tre parrocchie. In quasi sessant’anni di missione in India, oltre al lavoro
pastorale ha realizzato una quantità di iniziative per la promozione dei paria: case
per i poveri, cooperative di produzione artigianale e di vendita, la “Lodi Farm” premiata
in India per la produzione del “riso del miracolo”, impegno anche giuridico per difendere
le terre dei paria, banche rurali per la lotta contro gli usurai, assistenza sanitaria
e ai lebbrosi, educazione scolastica, lavoro artigianale per le donne (ricami e merletti
di Cantù), scavo di pozzi, alfabetizzazione degli adulti, ecc. Padre Colombo si è
dedicato soprattutto ai dalit, elevati mediante le scuole che fondava, dalle elementari
alle superiori. Poco distante da Hyderabad, capitale dell’Andhra, in una terra arida
e sassosa, padre Augusto ha costruito il College di ingegneria (“Institute of Technology
and Science”), che oggi ha 1.500 studenti e laurea ogni anno 140-150 ingegneri, in
cinque specialità diverse. Metà dei posti sono riservati ai paria e ai cattolici,
che difficilmente entrano in altri istituti di studi superiori. Vista la buona riuscita
della sua prima università, 12 anni fa padre Colombo ha acquistato a Warangal un modernissimo
ospedale appena costruito con 600 letti, che dovrebbero diventare mille. Accanto all’ospedale
c’è un inizio di costruzione dell’università di medicina, la seconda cattolica in
India (la prima è a Bangalore). Padre Colombo ha chiamato tre ordini di suore pratiche
di sanità e di ospedali,per la gestione di reparti diversi (fra cui anche le Missionarie
dell’Immacolata). L’ospedale già funziona, ma il riconoscimento statale come università
è ancora incerto, per le forti opposizioni che incontra una iniziativa cristiana in
questo campo. In precedenza, il religioso ha fondato un lebbrosario e tre ospedali
in particolare per la cura delle malattie oculistiche e dell'Aids. (R.P.)