Russia: delusione dei Gesuiti per il verdetto sull’omicidio di padre Otto Messmer
“Siamo profondamente delusi dal verdetto sull’omicidio di padre Otto Messner, e siamo
convinti che non sia stata fatta giustizia”. Con queste parole si sono espressi -
secondo quanto riporta Zenit - i Gesuiti della Regione Russa di fronte alla sentenza
di assoluzione di Mikhail Orekhov, emessa a Mosca la settimana scorsa, sull’assassinio
dei sacerdoti Victor Betancourt e Otto Messmer entrambi assistenti pastorali nella
Chiesa di San Luigi a Mosca. Entrambe le vittime furono ritrovate uccise nei loro
appartamenti con dei colpi di pistola alla testa il 28 ottobre del 2008. Mentre per
l’assassinio di padre Victor l’omicida è stato condannato a 14 anni di duro carcere,
ha trovato invece piena assoluzione per l’uccisione di padre Otto. Nonostante sia
reo confesso, l’accusato ha cambiato la sua versione dei fatti durante lo svolgimento
del processo, sostenendo che il duplice omicidio è opera di un’altra persona di cui
non conosce l’identità. La Compagnia di Gesù russa ha affermato in un comunicato stampa
che “il processo si è svolto in modo professionale e obiettivo. Le circostanze della
morte di Padre Victor Betancourt sono state valutate in maniera adeguata dalla giuria,
ma al contempo il fatto che i suoi membri non abbiano riconosciuto la colpevolezza
di Orekhov nell’omicidio di padre Messner, porta a pensare che per arrivare ad una
simile sentenza le prove raccolte nelle indagini non siano state sufficientemente
convincenti”. Da ciò i fortissimi dubbi che i Gesuiti nutrono sugli esami fatti e
sull’ammissione di colpevolezza dell’accusato durante le indagini preliminari. Nel
frattempo insieme ai loro avvocati stanno prendendo in seria considerazione la possibilità
di intraprendere azioni legali per giungere ad una chiarificazione del caso. L’ unica
nota positiva è giunta dalla solidarietà manifestata loro da quanti li sostengono
nella ricerca della giustizia e a cui i Gesuiti hanno espresso tutta la loro gratitudine.
(G.C.)