2009-08-31 15:09:11

Denuncia dell'Onu: in aumento le sparizioni involontarie di persone


50 mila episodi accertati di sparizioni involontarie, dal 1980 ad oggi. La denuncia ieri in occasione della Giornata Internazionale delle persone scomparse, da parte del gruppo di lavoro incaricato dalle Nazioni Unite di recensire i casi nel mondo intero. Solo nel 2008 sono stati 1203 contro 629 del 2007, con un incremento di oltre il 90%. L'Onu sottolinea che ''gli Stati sono obbligati a condurre inchieste'' su tali scomparse, anche e soprattutto quando le sparizioni sono legate a politiche di lotta al terrorismo. Spesso “equivalgono a sparizioni forzate” – accusa il gruppo di lavoro - ''gli arresti che avvengono durante le operazioni militari, le detenzioni arbitrarie e le rese in massa”. Ugualmente preoccupanti ''i rapimenti lampo''. L'Onu esorta quindi i Governi a ratificare la Convenzione internazionale contro le scomparse involontarie, adottata nel 2006, firmata da 81 Paesi, in attesa della ratifica di almeno altri 7 Paesi su 20 necessari per entrare in vigore. Tra i firmatari spicca l’assenza di grandi Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Cina. Questo trattato obbliga gli Stati a introdurre il reato di sparizione forzata, di indagare, proteggere i testimoni, perseguire penalmente sul proprio territorio ogni persona coinvolta a prescindere da dove il crimine sia stato commesso e di estradare i responsabili verso un altro Stato o di consegnarli a un Tribunale penale internazionale, riconoscendo infine il diritto delle famiglie a conoscere la verità e a ottenere riparazione del danno. (A cura di Roberta Gisotti) RealAudioMP3







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